Vivere con buoni sconto quando il lavoro non c’è

Sulla disoccupazione l'ultima fotografia dell'Istat è, per usare le parole del premier Renzi, "sconvolgente". Ma anche senza lavoro e con l'assegno mensile di integrazione salariale dell'Inps, insieme a qualche altra 'cosuccia' trovata su internet si può vivere discretamente,

Perdere il lavoro oggi purtroppo non fa notizia, con il tasso di disoccupazione ai massimi storici, 13%, equivalente a circa 3 milioni e 300 mila di senza lavoro. Ma mantenere, grosso modo, lo stesso tenore di vita senza eccessive rinunce nella vita quotidiana, comprese le uscite per il cinema e l’acquisto di qualche capo d’abbigliamento di tendenza, questo sì che fa notizia.

Ancora di più se si sa che il nucleo familiare è composto di 6 persone: papà, mamma e quattro bambini. 39 anni lui e 37 lei, il primo direttore fino al luglio scorso di un megastore di Avellino, la seconda impiegata fino a tre mesi in altra filiale.

Al momento entrambi possono contare sull‘assegno di cassa integrazione in deroga dall’Inps. Vale a dire, su somme pari all’80% della retribuzione, comprensiva di eventuali ratei di mensilità aggiuntive, che il dipendente avrebbe percepito per le ore di lavoro non prestate tra le zero e il limite dell’orario contrattuale e comunque non oltre le 40 ore settimanali.

72-coupon-webEntrate, dunque, da gestire cum grano salis. Alla luce anche delle necessità di quattro piccoli, tre gemelli di quattro anni e un bimbo di due anni. A rendere singolare la storia di questa famigliola del Sud è la scelta che hanno fatto di mettersi a caccia di offerte e buoni sconto per far fronte a tutte le esigenze del loro nucleo. Buoni benzina, biglietti gratis del cinema, detersivi in prova e sondaggi sui prodotti. Internet è una rete e basta saper ‘smanettare’ nei ritagli di tempo per trovare ottime offerte, anche su siti stranieri, aggiudicarsi gratis o quasi tante opportunità.

E se la crisi ha sicuramente almeno in parte svuotato le nostre tasche, forse però è riuscita ad arricchirci interiormente facendo nascere anche un senso di solidarietà. I due genitori hanno deciso di condividere i loro sistemi su Facebook.  Sulla pagina “50 cent è buono, gratis è meglio” raccontano la loro esperienza e diffondono le offerte.

 

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