Esiste davvero un museo dei cimeli ricevuti dagli o dalle ex. Pensavate che, magari solo le cose di poco pregio, venissero gettate con rabbia, in qualche cassonetto gestito dalla municipalizzata del luogo, oppure che gli oggetti più riciclabili andassero ad incrementare l’offerta dei mercatini del fine settimana? Invece no, a Zagabria nel 2006 è stato allestito, quasi per gioco, da due artisti, Olinka Vistica e Drazen Grusbisic, una giovane ex coppia che non sapeva come disfarsi dei ricordi legati al loro amore passato un punto di raccolta dei regali delle persone che hanno conquistato il nostro cuore anche solo per un giorno. Chiunque può portare e lasciare lì il proprio contributo, nel tentativo di esorcizzare il dolore di una storia finita.Il luogo è così conosciuto da essere diventato anche un punto d’incontro per i cuori spezzati di tutto il mondo oltre ad essere una meta ambita da semplici curiosi. Suddiviso in tre grandi stanze tematiche, da quella di stampo erotico a quella patetico-depressiva, questo luogo di culto per ex amanti ha riscosso un tale successo da estendere la propria esposizione oltre i confini della città e del Paese stesso, dando vita a nuove melodrammatiche “succursali” a Spalato, Berlino, Belgrado, San Francisco, Singapore, Manila, Cape Town, Istanbul e a brevissimo anche ad Amsterdam.
Prima di visitare il museo, comunque, è bene prepararsi psicologicamente, perché osservando gli oggetti e leggendone le storie si viene travolti dalle emozioni: molti dei biglietti esprimono nostalgia, alcuni trasudano amarezza, altri sono ironici. Come la nota che accompagna un reggicalze: “Non l’ho mai messo, la relazione forse sarebbe potuta durare di più se l’avessi indossato”. Tra scarpe da tennis consumate, biciclette in disuso, ciocche di capelli recise, nani da giardino sopravvissuti a liti furibonde, abiti da sposa, orsacchiotti e foto sbiadite, la voce degli ex amanti sussurra al visitatore storie sconosciute e familiari, di fallimenti cominciati con illusioni, di grandi amori precipitati in strapiombi altrettanto profondi. Da qui l’appello lanciato dal sito web del museo: “Vi siete lasciati di recente e avete questa irrefrenabile urgenza di cancellare qualsiasi memoria della storia? Questo museo vi permette di liberarvi delle cose che vi suscitano brutti ricordi”.
Il museo tra l’altro è anche un’ottima scusa per visitare Zagabria, la città della splendida Chiesa di San Marco, con il tetto in maiolica, e famosa per gli immensi mercati di fiori e frutta.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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