Siamo lontani dalla fase 2 tre settimane, se basteranno. L’Italia rimarrà in lockdown almeno fino al 3 maggio. Al termine del tavolo con le parti sociali, il governo ha confermato l’orientamento a prorogare le disposizioni più restrittive ancora per tre settimane. Fino alla data del 3 maggio le riaperture saranno limitate a pochissimi codici Ateco (è la classificazione adottata dall’ISTAT per le attività a livello contributivo e secondo la categoria di pertinenza) legati alle filiere essenziali, dall’alimentare alla sanitaria. Per il resto, il lockdown proseguirà in tutta Italia, come stabilisce il nuovo Dpcm atteso per oggi.
Il premier Giuseppe Conte ha confermato la costituzione di un comitato per la fase due, che lavorerà per la progressiva riapertura delle attività e sulle misure di sicurezza. Del comitato faranno parte, oltre al governo, anche esperti di industria ed economia indicati da sindacati e Confindustria. Il comitato affiancherà il gruppo tecnico-scientifico. Dopo giorni di riflessione, il governo sceglie la linea di massima cautela e si appresta a rinnovare con un nuovo provvedimento tutte le misure di contenimento e le limitazioni agli spostamenti per altri 20 giorni concedendo solo aperture ‘mirate’ per qualche attività produttiva. Non solo: con una circolare il Viminale rafforza i controlli per Pasqua, chiedendo alle forze di polizia una particolare attenzione per evitare che gli italiani si riversino nelle seconde case.
Gli appelli di Confindustria a far ripartire l’economia affinché l’attuale recessione “non diventi depressione” per il Paese, la ‘spinta’ di parte della stessa maggioranza – con Italia Viva a fare da capofila – e l’andamento positivo dei dati non sono stati dunque sufficienti per convincere il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a riaprire il paese. Al momento non siamo nelle condizioni di riaprire le attività produttive perché rischieremmo di far risalire la curva dei contagi e di vanificare i risultati ottenuti, ha spiegato durante la videoconferenza con Regioni, Anci e Upi sottolineando che l’apertura a fine aprile avrebbe rappresentato un incentivo al movimento dei cittadini visti i due ponti in arrivo, il 25 aprile e il 1 maggio.
Due week end, come quello di Pasqua, che già da giorni sia il Comitato tecnico-scientifico sia il Viminale avevano indicato come a rischio ‘esodo’ nel caso in cui si fossero concesse delle aperture. Ed infatti la circolare del Viminale per intensificare i controlli nelle festività pasquali verrà replicata anche per i due ponti. “E’ del tutto evidente – scrive il capo di gabinetto del ministro Matteo Piantedosi – che, nell’attuale contesto… non sarà possibile per la popolazione effettuare i consueti trasferimenti verso località a richiamo turistico” e dunque è necessario “dedicare la massima attenzione nella predisposizione di mirati piani di rafforzamento della vigilanza e del controllo” sia all’interno dei comuni sia tra località diverse, “compreso il divieto di recarsi nelle seconde case utilizzate per le vacanze”.
I dati della Protezione Civile
In un giorno quasi duemila guariti (1.979) e 610 vittime compresi altri 4 medici (in totale 105). I contagi sono aumentati di 1615 unità; nel complesso sono ora 143.626. In terapia intensiva se ne contano ancora 3.605, 88 in meno rispetto al dato precedente; 64.873 le persone in isolamento domiciliare su 96.877 contagiati: il 67% del totale. Eseguiti in un giorno 46.244 tamponi: il totale nazionale ora è di 853.369 tamponi.
In sintesi, aumentano i contagiati e i decessi rimangono alti, ma è più alto il numero di guariti. Uno strano rialzo che dopo cinque giorni di dati in discesa: il 31 marzo eravamo verso il plateau del contagi (Brusaferro, ISS), quindi i contagi si erano fermati nei giorni successivi in maniera continuativa. Della stessa data aveva parlato il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, già 10 giorni fa, smentendo poi il suo pronostico con la scusa di essere stato male interpretato. Fatto sta che questo ‘improvviso’ rialzo in negativo giustifica a pieno i provvedimenti di chiusura, più lunghi del solito ma ad hoc perché scavalcano tutte le festività fino al weekend dopo il 1° maggio, che il premier Conte si appresta ad inserire nell’ennesimo DPCM.
Sempre elevato il bilancio della Lombardia: più di diecimila le persone morte dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, esattamente 10.022, di questi 300 solo nelle ultime 24 ore. Sono in tutto 54.802 i positivi al Covid, 1.388 più di ieri. ricoverati in terapia intensiva sono 1.236 (-21), mentre quelli non in terapia intensiva sono 11.796 (+77). In regione sono stati fatti complessivamente 176.953 tamponi. Nell’ultima settimana i ricoverati in terapia intensiva sono calati di 145 unità, mentre gli altri ricoveri di 6. Ma questi ultimi, rispetto al picco massimo di 12.002 del 4 aprile, sono diminuiti di 206 unità.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy