A Milano, nel cuore dei Navigli, c’è uno stabilimento che produce e imbottiglia vino: 18.500 bottiglie in un anno, una parte in affinamento per le riserve (quindi ancora in barrique, o anfora) e l’altra in stoccaggio nelle cisterne per imbottigliare il prodotto sempre fresco.
Stiamo parlando di un fenomeno al momento unico in Italia, la Cantina Urbana aperta poco più di un anno fa nella città di Meneghino. Sabato 12 ottobre, nel bel mezzo della Milano Wine Week, spegnerà la sua prima candelina a conclusione della vendemmia 2019, la seconda che si svolge presso lo stabilimento enologico di via Ascanio Sforza 87, ma la prima che sarà condivisa con il pubblico.
L’evento rappresenta una novità assoluta sia perché il rituale di norma ambientato in campagna si trasferisce eccezionalmente in città, sia perché per la prima volta Cantina Urbana apre le porte della sua location a curiosi e appassionati per una grande festa di fine vendemmia.
L’appuntamento è fissato per sabato 12 ottobre, a partire dalle ore 17, quando, una volta terminata la pigiatura dell’uva, la cantina, ancora invasa dal profumo del mosto fresco, accoglierà chiunque desideri condividere un momento di vera gioia. Sia per la produzione, sia perché la vendemmia di per se’ è il coronamento importante di un duro lavoro dalle grandi soddisfazioni. Ci sarà anche musica dal vivo e dj set ad animare la festa durante la quale sarà offerta l’opportunità di degustare tutti i vini prodotti in loco, per un totale di 8 referenze, abbinati alla pizza di Bello & Buono e al classico panino con la porchetta.
Arriva, dunque, al compimento il sogno di ‘fare vino’ in maniera artigianale, di Michele Rimpici, il patron di Cantina che ora vuol condividere la sua mission con il grande pubblico cittadino, nella convinzione che un buon bicchiere sia anche “passione e convivialità”: e come dargli torto?
Professionista del settore da 15 anni, oltre che grande appassionato di viticultura ed enologia, Rimpici è rimasto affascinato durante i suoi viaggi dalla ‘urban winery’ di New York e Londra. Quello delle urban wineries è fenomeno che si è sviluppato soprattutto negli Stati Uniti d’America a partire dall’inizio del decennio scorso. Realtà produttive la cui sede si trova all’interno dei confini cittadini che possono fare affidamento su un network di fornitori dello stesso Stato ma non solo: grazie alla possibilità di trasportare le uve in ambiente refrigerato non è in fondo così problematico vinificare in una palazzina della periferia di San Diego invece che all’interno di una cantina “immersa nel verde” della Ramona Valley, giusto per citare una delle aree vitivinicole più vicine alla città californiana.
Una modalità produttiva che, anche se non dichiaratamente, si ispira al fenomeno dei birrifici craft: stabilimenti a volte anche molto piccoli nati e sviluppati nei suburbs, dove il prodotto è pensato per un consumo perlopiù locale. Soprattutto luoghi in cui è possibile toccare con mano il processo produttivo senza doversi spostare per chilometri e chilometri. Stabilimenti in cui fermarsi per una degustazione, per una cena, per un evento: non è un caso che la grande maggioranza delle cantine urbane americane offra anche servizi di ristorazione in linea con le tradizionali taproom della birra. Un fenomeno tutt’altro che trascurabile che conta decine e decine di realtà in tutto il mondo, USA in testa.
Al suo rientro a Milano Michele Rimpici ha deciso di investire le sue energie nel progetto di Cantina Urbana proprio per assecondare la grande passione per la viticoltura. Il risultato è un luogo dove poter fare il vino in città e in cui poter accogliere le persone, renderle protagoniste, e non semplicemente spettatrici, dell’esperienza della vinificazione. ”Non avendo ereditato terreni o tenute, ho deciso – spiega Rimpici – di comprare la migliore uva da amici artigiani viticoltori per poi fare il vino in città, dove abito”. Di qui anche la creazione del Wine Collective Club, una community enogastronomica che organizza incontri e approfondimenti, tour ed esperienze in esterna, riservando ai propri membri una serie di benefit, tra cui produzioni limitate e in esclusiva, sconti vari e merchandising personalizzato.
Cantina Urbana è un luogo in cui di giorno si lavora alla produzione, vendita e distribuzione del vino, ma che di sera si trasforma in un locale eclettico, aperto a tutti, dove l’esperienza del vino si contamina con gastronomia d’eccellenza, eventi, musica, teatro e arte: dai concerti live al nuovo format ‘Urban Comedy’, che dà spazio alle realtà underground della stand-up comedy italiana, passando per gli eventi speciali nel cortile esterno. Un format innovativo che, a distanza di un anno, sembra aver conquistato i milanesi, e non solo, che sempre più scelgono Cantina Urbana anche per organizzare eventi privati, feste e team building.
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