E’ subito scontro tra governo e opposizioni sul decreto di legge in favore di Carige approvato ieri sera da un Consiglio dei Ministri lampo.
Il Pd va all’attacco mentre il governo rivendica di aver protetto i risparmiatori. “Mentre Renzi e Boschi i risparmiatori li hanno ignorati e dimenticati, noi siamo intervenuti subito a loro difesa senza fare favori alle banche, agli stranieri o agli amici degli amici”: con queste parole Matteo Salvini difende l’operato del governo e aggiunge: “Bene l’azione a tutela dei risparmiatori liguri e italiani e bene il miliardo e mezzo stanziato in manovra per gli altri cittadini truffati”.
“Salvini e Di Maio – dice Matteo Renzi in un video postato su Fb – si devono vergognare per quello che hanno detto per anni contro di noi. Si devono vergognare per le offese e gli insulti. Hanno truffato gli italiani raccontando storie non vere su di noi… Adesso persino sulle banche”. E Luigi Marattin, capogruppo Dem in commissione Bilancio alla Camera, in un post sul suo profilo solleva un eventuale conflitto di interessi per il premier Conte: “Una domanda semplice. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è stato socio di Guido Alpa, a lungo consigliere di Carige e della sua Fondazione. Conte stesso è stato consulente di Raffaele Mincione, banchiere socio Carige. La domanda è molto semplice: quando il Consiglio dei ministri ieri sera ha votato il Salva Carige, il presidente Conte è uscito dalla sala, come si dovrebbe fare quando vi è fondato sospetto di possibile conflitto di interesse? Gradita risposta. Se non arriva, provvederemo a inviare la domanda per vie ufficiali”.
Intanto la Commissione Ue “prende nota dell’adozione del decreto” su Banca Carige ed “è in contatto con le autorità italiane, pronta a discutere con loro della disponibilità di strumenti, sempre nel quadro degli strumenti europei”: così il portavoce del presidente della Commissione Jean Claude Juncker risponde a chi gli chiede un commento sul decreto italiano.
Anche il vice premier Luigi di Maio sceglie di parlare dal suo profilo Facebook: “Quante balle dei giornali, di Renzi e della Boschi sulle banche. Proprio loro parlano! Le smonto tutte in 10 punti”, il primo: “Non abbiamo dato un euro alle banche”. E aggiunge: “Ma secondo voi se stessimo aiutando le banche i media e questi politici falliti continuerebbero a farci la guerra? Svegliaaaaa!!! La Camera dei Deputati si muova ad approvare l’istituzione della commissione di inchiesta sulle banche. Ne vedremo delle belle”.
Intanto, i tre commissari della banca Carige a Roma, Pietro Modiano, Fabio Innocenzi e Raffaele Lener incontrano oggi i sindacati. L’appuntamento è in agenda nella sede dell’istituto a Genova e sul tavolo ci sono le prospettive di Carige e quelle dei 4.200 dipendenti. Per 490 di loro è già stato concordato un piano di uscite entro dicembre di quest’anno.
Sulla questione interviene in giornata anche il governatore ligure Giovanni Toti: “Bene che il Governo si interessi di Carige, male che lo faccia di notte, all’insaputa di tutti come se ci fossero emergenze di cui nessuno è stato informato. Ora serve chiarezza: Carige è e deve restare la banca del territorio con testa e cuore a Genova. Nessuno pensi di utilizzare questo momento di crisi per spogliare la regione di questo bene prezioso”.
E.R.
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