Per gli italiani che hanno mal digerito la corsa del Pd ad accaparrarsi le poltrone di governo lasciate libere dalla Lega è il giorno della rivincita.
Fratelli d’Italia, il Movimento nazionale per la Sovranità e qualche compagine della Lega con Matteo Salvini in testa, tutti in piazza a dire, anzi urlare, un fragoroso ‘No’ allo “inciucione” giallo-rosso, come lo ha definito Giorgia Meloni, la promotrice della manifestazione che ha raccolto stamane davanti alla Camera dei Deputati e strade limitrofe migliaia e migliaia di militanti, simpatizzanti, semplici cittadini indignati.
Perfetta la scelta della location, il luogo simbolo: piazza Montecitorio, mentre nel Palazzo si vota una fiducia che all’esterno è negata.
È stato il Vaffaday per i Cinque Stelle (come si dice, occhio per occhio? i seguaci di Grillo dovevano aspettarselo prima o poi) il giorno della ‘rivolta dei giusti’ che rivendicano “elezioni subito” :
“Tutta questa gente chiede di votare – sottolinea dal palco una Giorgia Meloni acclamatissima – Il popolo si ribella alla truffa” operata dai “ladri di democrazia” che sanno di non poter vincere le elezioni.
“Ladri di sovranità'”, “truffatori di consensi”: sono tanti gli appellativi che la leader di Fratelli d’Italia riserva ai partiti che contemporaneamente al suo discorso sono chiusi nella grande aula di Montecitorio per votare la fiducia al premier Giuseppe Conte. Giorgia cita la Costituzione, l’art. 1 che parla della sovranità del popolo, e l’art 54 che ricorda come chi ricopre incarichi pubblici della farlo con onore: “È non c’è niente di onore oggi qua dentro – dice indicando il Palazzo alle sue spalle che ha il portone d’accesso chiuso –Non c’è onore nel tradimento”. Perché di tradimento si è trattato: M5S ha utilizzato i voti a loro assegnati in quanto partito del cambiamento, “l’alternativa a Renzi e al Pd. Per questo la gente li ha votati”. “Vi pare normale – la Meloni si rivolge al pubblico infervorati – che prendano i parlamentari eletti con quei voti e li portino a rimettere l’Italia in mano a Matteo Renzi?” Un colpo al cerchio ed uno alla botte: ” E quanta gente avrebbe votato Pd se avesse saputo che un giorno sarebbe andato Luigi Di Maio a fare il ministro degli Esteri? Questa non è democrazia parlamentare”. È una democrazia parlamentare fasulla, quella che spaccia per legittimo un governo che ha almeno una sua componente – il Pd – sempre sconfitta alle ultime elezioni . È questo il motivo dell’invocazione delle urne: il Capo dello Stato, per primo, non avrebbe dovuto avallare questa manovra irresponsabile contro il popolo italiano. Avrebbe dovuto invece chiamare le urne, lasciare alla sovranità popolare ogni decisione su un possibile governo futuro.
Al sit-in in piazza contro i deputati “imbullonati” alle sedute offerte dall’Aula della Camera, ha preso parte il leader della Lega. Ha fatto bene Matteo Salvini a dire “sì” alla manifestazione dopo aver esitato su una data al momento troppo lontana, a metà ottobre (il giorno 19 la manifestazione ci sarà ugualmente a Roma, a San Giovanni), per esprimere l’opposizione di popolo e tricolore alla manovra Pd-Cinquestelle.
“Un saluto ai poltronari chiusi nel palazzo, continuiamo a chiedere onore e dignità”, esordisce il leader della Lega, vaticinando che quel “collante” non durerà in eterno, e “prima o poi dovranno tornare alle elezioni tanto paventate”. E poi subito il monito: “Se i signori là dentro proveranno a cambiare quota 100 e tornare alla legge Fornero non li lasceremo uscire da quel Palazzo, ci staranno giorno e notte, Natale e ferragosto”.
“Di queste piazze ne serviranno tante” fa notare Giovanni Toti, governatore della Liguria e fondatore di ‘Cambiamo’ “perché questo è un governo che farà danni al Paese”. “Dicono in tanti che non dovremmo essere qui – afferma Toti – ma io vedo tanta gente che evidentemente non la pensa così. Quando un Governo si forma dentro ai palazzi, tra gli intrighi di quei palazzi, senza voto degli italiani credo che il modo migliore per fare arrivare il nostro no, sia quello di stare fuori da quei palazzi, nelle piazze dove le persone possono esprimere il loro dissenso. Dissenso che avrebbero voluto esprimere attraverso il voto ma non hanno potuto”. ” Quindi noi siamo qui – sostiene – per dire, come molti italiani che siamo contro questo governo. Un Governo che nasce tra partiti che le urne hanno bocciato e che storicamente sono contrari su tutti i temi più importanti per lo sviluppo del Paese. Un Governo che farà danni a questo Paese, che già litiga su temi fondamentali come le infrastrutture o come la Gronda di Genova. Questa di oggi deve essere una prova generale perché di queste piazze ce ne dovranno essere tantissime. Dobbiamo aspettarci il peggio ma dobbiamo preparaci al meglio. Quindi abbiamo una grande responsabilità a partire da oggi. Da questo incubo noi dobbiamo far nascere un sogno”. Come Salvini anche Giovanni Toti ha fatto la scelta giusta: essere oggi in piazza con il suo movimento ha dato una lezione a quella Forza Italia che rimembrando i fasti di un tempo si è voluta distinguere con un secco ‘no’ dai partiti – FDI e MNs – organizzatori della manifestazione, quei partiti che non hanno ancora avuto, anche perché di giovane formazione, una percentuale di gradimento a due cifre.
Gabriele D’Annuzio, il Vate del Novecento autore cento anni fa di una impresa a Fiume contro il governo italiano dell’epoca “traditore del popolo”, disse allora: “E’ necessario che una nuova fede popolare prevalga contro la casta al servizio della spietata plutocrazia”. Cento anni fa c’erano le baionette della Grande Guerra, oggi c’è lo spread, le tasse la burocrazia. Cosa è cambiato cent’anni dopo? Lo chiede Edoardo Sylos Labini, regista teatrale e curatore della nuova rivista ‘Cultura e Identità’. “Quelli che hanno tradito i loro elettori parlando di casta, oggi sono al governo, stanno per chiudere un governo del tradimento”. “Una vergogna – conclude – che impone di dare voce al popolo sovrano”.
Una voce che non può che esprimersi con una nuova votazione. Che in molti, oltre la metà degli italiani, si augurano possano avvenire a breve.
Alessandra Binazzi
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy