“NO AL GOVERNO DELLE POLTRONE”. C’è una buona fetta di popolo, oltre il 50%, cui questa alleanza rabberciata tra chi diceva “mai coi Cinque Stelle” e chi invece “mai col Pd”, non piace affatto.
È il motivo per il quale il partito di Giorgia Meloni ha messo in cantiere in quattro e quattr’otto , attraverso un tam tam sui social, una manifestazione che che si svolgerà lunedì 9 settembre alla quale si prevede già una massiccia adesione. Contro il neo-governo M5S-Pd domani alle 11, in occasione della fiducia alla Camera, in piazza Montecitorio confluiranno simpatizzanti di FdI e del MNS, il Movimento nazionale per la Sovranità fondato nel 2017. Ci sarà anche Rosa Capuozzo, la prima sindaca pentastellata in Campania uscita dal MoVimento per polemiche interne in seguito ad una pratica di condono edilizio che riguardava il marito risultata poi regolare. Erano tempi diversi dagli attuali che hanno visto i Cinque Stelle più ortodossi rivedere molte delle loro regole severissime, motivo per cui la Capuozzo, a differenza di quanto sarebbe accaduto più tardi e per motivi ben più seri con Virginia Raggi, non pote’ godere di alcuna indulgenza e fu espulsa.
Al sit-in contro il governo delle poltrone parteciperà Giovanni Toti, presidente della regione Liguria, fondatore di ‘Cambiamo’. Anche il leader del Carroccio Matteo Salvini, che da agosto sta concertando insieme ai suoi la protesta pubblica di domenica 19 a Pontida, domani sarà davanti alla Camera dei Deputati.
Lega e Fratelli d’Italia di nuovo fianco a fianco? “Non avrebbe senso diversamente”, fa notare la leader Giorgia. In effetti pure se sono stati loro, Fratelli d’Italia, a lanciare l’iniziativa, si tratta di “una manifestazione che non ha simboli di partito, solo bandiere tricolori”. Lo spiega bene la Meloni che su Facebook fa un vero e proprio appello agli italiani che credono in ciò che è scritto nell’articolo 1 della nostra Costituzione:
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
“È in corso un attacco alla tua sovranità e alla tua Nazione – scrive la presidente FdI – Ius soli, patrimoniale, porti aperti: saranno solo alcune delle nefaste conseguenze del governo Pd-M5S “.
C’e’ una sola forza politica che domani si terrà lontana dalla piazza: Forza Italia, che non concorda sul metodo e attraverso le parole di Antonio Tajani fa sapere: «Siamo convinti nel fare un’opposizione ferma e dura senza scendere a compromessi, ma crediamo nella democrazia parlamentare. Se si dovrà andare in piazza ci andremo nel caso in cui faranno la patrimoniale o infilassero le mani nelle tasche degli italiani aumentando le tasse, cosa che io temo con l’arrivo di Leu al governo».
Il Centrodestra si divide quindi nella modalità di protesta nei confronti di quell’esecutivo delle poltrone che ha impedito agli italiani di andare al voto, ma resta unito negli intenti.
A.B.
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