Contagi in calo, ma forse solo nei numeri. Perché “per ogni malato certificato ce ne sono dieci non censiti”, dichiara il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, in una intervista a Repubblica.
Come in Sicilia, dove dopo la fuga nel weekend dell’8 marzo, fatidica data del DPCM restrittivo, il ‘cura Italia’, dal Nord sono piombati nell’isola migliaia di persone. Un fuggi-fuggi che ha intasato le stazioni ferroviarie del Nord, un assalto ai treni verso il Sud, che sicuramente ha contagiato decine di persone che cercavano di raggiungere la propria famiglia prima che si chiudessero le ‘stalle’, come deliberato con l’ultimo decreto del 23 marzo scorso.
Per il presidente della regione siciliana, Nello Musumeci, i fuggitivi rientrati in massa nel primo weekend di terrore sono stati 31 mila, numero che corrisponde a coloro che una volta nell’isola si sono autodenunciati alla struttura sanitaria di pertinenza. “Ma quanti con scarso senso civico non lo hanno fatto?”, ha osservato il governatore della Sicilia che ora ne denuncia 50 mila in entrata.
La questione è ancora aperta, perché anche dopo l’ultima stretta, con il decreto annunciato sabato notte dal presidente del Consiglio, che fa divieto di andare fuori dal proprio comune di residenza, ci sono ancora disobbedienti che tentano di eludere tutti i mezzi messi in campo per un controllo sempre più serrato al fine di evitare l’espandersi dei contagi da Coronavirus.
Ma “i numeri dati ieri dal Viminale” dopo l’inasprimento delle misure di contenimento degli spostamenti non necessari, “non solo veritieri, le foto ai traghetti di Messina di smentiscono”. E’ quanto dice il governatore siciliano Nello Musumeci a Storie italiane su Rai1. “Non possiamo più consentire che migliaia di persone ogni giorno possano transitare dalla Calabria alla Sicilia. Il 13 marzo scorso (era già il vigore il ‘Cura Italia’, DPCM dellì8 marzo) erano 2.700 le persone arrivate a Messina, il 17 marzo, cioè il giorno del primo provvedimento, sono passati a 1.260, ieri dopo la mia protesta garbata ma determinata nei confronti del governo nazionale, i cui numeri dati ieri sono smentiti dalle foto, eravamo a 600 persone. Tutte autorizzate. Quindi il 75 per cento in meno dopo i controlli seri operati non a Messina ma a Villa San Giovanni”. “I problemi di sicurezza e ordine pubblico attengono al ministero dell’Interno e quindi alle forze dell’ordine nella costa calabra: il problema è che non devono neppure arrivare lì. Certo è doloroso, è triste. Ma chi si mette in viaggio lo fa sapendo di trasgredire una norma, che prima era del presidente della Regione siciliana, poi della Calabria e infine del governo nazionale”.
A Villa San Giovanni di una cinquantina di auto con siciliani a bordo fermati all’imbarcadero perché non autorizzati a entrare in Sicilia, già denunciato in mattinata dal sindaco di Messina Cateno De Luca. La tensione sale, anche perché autoarticolati con rifornimenti di merci da consegnare nell’isola stanno avendo difficoltà a superare il varco.
Musumeci si intesta una battaglia portata adesso avanti con veemenza proprio dal primo cittadino: “Alla fine di febbraio avevo invitato i cittadini del Nord a non scendere verso il Sud: sono stato criticato da tutti, compreso il sindaco di Messina, mi dispiace dirlo, ma anche da altri, come il sindaco di Catania. Tutti avevano sottovalutato la portata del problema. Se fin da allora il governo nazionale avesse bloccato gli ingressi avremmo avuto meno problemi”.
Secondo il presidente della Regione la situazione è cambiata soltanto dopo il rafforzamento delle pattuglie dislocate in Calabria: “Da cinque giorni è vietato entrare in Sicilia, ma fino a domenica notte il controllo a Villa San Giovanni non c’era. Altrimenti le foto non avrebbero ritratto le file con centinaia di autovetture che non erano soltanto quelle autorizzate a entrare in Sicilia”.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy