Con il governo alla disperata ricerca di nuovi business soprattutto tra le economie più forti del pianeta e con il dichiarato obiettivo di aprire maggiori spiragli di mercato al Made in Italy il ministro degli esteri Luigi di Maio in Cina è giunto oggi a Pechino.
Con una nuova visita, la seconda al China International Import Expo (Ciie) di Shanghai, il ministro degli Esteri, ha ribadito che l’obiettivo prioritario del governo è portare il “Made in Italy” nel paese asiatico ed ha annunciato che dovrebbero essere perfezionati gli accordi riguardanti il riso e la carne bovina.
“Per noi è molto importante questo evento perché sarà l’occasione per mandare avanti una serie di punti che continuiamo a implementare con la Cina per il nostro export. C’è un accordo importante sul riso che è in via di definizione. Ce n’è un altro sulla carne bovina su cui abbiamo chiesto un’accelerazione e ci sono delle importanti aziende che vogliono investire qui e che hanno ancora delle difficoltà con le certificazioni, con le barriere non tariffarie”, ha spiegato il ministro.
Di Maio ha sottolineato che il protocollo d’intesa sulla Nuova via della seta è stato siglato proprio per incrementare le possibilità di esportazione: “Sia col ministro degli Esteri oggi che domani col ministro del Commercio accelereremo alcuni processi che devono essere al centro dei nostri rapporti perché lo sanno tutti, lo ho detto anche a loro, che noi la Belt and Road Initiative l’abbiamo firmata e abbiamo aderito a quell’importante memorandum d’intesa per implementare delle occasioni per le nostre aziende per portare qui in Cina il Made in Italy”, ha dichiarato il titolare della Farnesina.
“Ci sono tante e nuove opportunità e ci sono aziende che in pianta stabile qui contribuiscono allo sviluppo industriale di questo importante paese, di questa importante economia mondiale”, ha ricordato Di Maio. “Dal punto di vista delle conoscenze, delle tecnologie e delle cose ben fatte l’Italia ha tanto Made in Italy da portare nel mondo”, ha proseguito il responsabile della diplomazia italiana, sottolineando che “non sono solo prodotti ma sono tante idee, tanti progetti, e questi progetti oggi viaggiano su un canale preferenziale che abbiamo potuto creare grazie al memorandum d’intesa sulla Via della seta”.
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