Golpe dei militari in Egitto, Morsi agli arresti

Aveva respinto l’ ultimatum rifiutando di dimettersi. Così per il presidente egiziano, che ha denunciato un golpe da parte delle forze militari,  è scattato il divieto di espatrio. Al momento i carri armati presidiano i palazzi istituzionali del Cairo e circondano la tv di Stato mentre nel  Paese proseguono gli scontri che hanno fatto già 18 morti e oltre 600 feriti.

Elicotteri militari hanno sorvolato piazza Tahrir circa un’ora dopo lo scadere dell’ultimatum imposto dai militari e scaduto intorno alle 17.30 locali, le 16.30 italiane. Le forze di sicurezza egiziane hanno disposto il divieto di espatrio per il presidente del Paese, che si era inswediato solo un anno fa. Stessa sorte per molti leader del partito dei Fratelli musulmani. Morsi  sarebbe di fatto agli arresti domiciliari dai militari nella sede della Guardia repubblicana.

Migliaia  gli oppositori che si erano radunati in piazza Tarhir, la stessa che un anno fa aveva acclamato il vincitore Morsi, poche ore prima della scadenza dell’ultimatum per chiederne le dimissioni. L’ esercito avrebbe inoltre iniziato a cordonare numerose strade di accesso alla piazza Rabaa al-Adawiya, a Nasr City, dove è in corso la principale manifestazione dei sostenitori del presidente Morsi.
L’ ultimatum è scaduto alle 16.30 ora italiana ma l’ annunciato comunicato ufficiale delle forze armate – che hanno minacciato di imporre una transizione politica controllata dai militari – non è al momento stato ancora diffuso.