Si deciderà oggi il futuro della dissidente Adele Gambaro.
Alle 18, in diretta streaming, si saprà se la senatrice 5 Stelle verrà espulsa o meno dal gruppo, a causa delle critiche nemmeno troppo velate espresse contro Beppe Grillo.
Sul suo destino si pronuncerà l’assemblea congiunta di deputati e senatori 5 stelle che si svolgerà in una blindatissima sala di Montecitorio.
“Non ho mai pensato di essere migliore di Beppe Grillo. Siamo tutti riconoscenti a Grillo, pero’, i toni devono cambiare”. Queste le ultime dichiarazioni di Adele Gambaro, che spiega: “I modi di comunicare di Grillo prima delle elezioni sono andati benissimo. Ora pero’ siamo dentro le istituzioni e qualcosa deve cambiare. Sono molto riconoscente e stimo ancora molto Grillo. E’ una persona eccezionale e pero’ le critiche devono essere accettate”.
Sul futuro della Senatrice “dissidente” le fazioni sembrano essere già schierate.
Ci sono i fedelissimi di Grillo, primi fra tutti Vito Crimi e Nicola Morra, che la vorrebbero immediatamente fuori.
“Il caso della senatrice Gambaro – dichiara il capogruppo uscente M5S al Senato, Crimi – e’ solo l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso. Azioni lesive del Movimento non saranno piu’ tollerate”.
C’e’ poi chi, circa una trentina di senatori, sarebbe deciso a salvare la bolognese Gambaro dall’espulsione. Fra questi c’e’ il senatore 5 Stelle Lorenzo Battista che ha dichiarato al Corriere della Sera: “Se la cacciano, me ne vado anche io. E continua: “Introduciamo nel nostro codice di comportamento il reato di parlare male di Grillo. Dai, ora stiamo davvero esagerando”.
C’e’, da ultimo, anche chi sta valutando di disertare la riunione che, già da ora, si preannuncia di fuoco.
Tutto questo mentre alla Camera scoppia il caso “compravendita dei parlamentari”, denunciata da alcuni membri del Movimento 5 Stelle.
Altro progetto, spina nel fianco del Movimento, sarebbe la volonta’ di alcuni di creare un gruppo autonomo. E’ favorevole alla libertà la deputata del Movimento, Paola Pinna, che si rende disponibile ad entrare in un nuovo gruppo parlamentare e spiega: “Se tra di noi non riusciamo a discutere in modo costruttivo, e’ giusto costituire un’ altra casa”.
Alessandra Angeletti