La felicità è una scelta? Forse no. Secondo una ricerca pubblicata dalla rivista Nature Genetics, vi sarebbero tre varianti genetiche coinvolte nel comune cammino alla realizzazione della serenità e della soddisfazione personale.
Lo studio è condotto da Meike Bartels e Philipp Koellinger, dell’università di Vrije ad Amsterdam. Analizzando il genoma di 300mila persone, i ricercatori hanno individuato due varianti genetiche legate alla depressione e ben undici genoma correlati a nevrosi. I cosiddetti “geni della felicità” agiscono soprattutto al livello del sistema nervoso, del pancreas e nelle ghiandole surrenali.
”Questo studio è allo stesso tempo un traguardo e un inizio’‘ ha sottolineato Bartels. Se da un lato, ”siamo ormai certi che ci sia un aspetto genetico coinvolto nella felicità. Dall’altro, “le tre varianti individuate sono solo una piccola frazione del Dna coinvolto” e quindi non è escluso che ci siano “molti altri geni che hanno un ruolo nella sensazione di benessere delle persone”.
Se quindi tutti hanno la chiave della felicità scolpita nei propri geni, è anche vero che questi ultimi hanno bisogno di essere stimolati, “accesi” per così dire. E per farli funzionare nulla di meglio che curare non solo lo spirito ma anche il corpo, attraverso una sana attività fisica che, lo sappiamo, fa produrre endorfina, e una dieta equilibrata.
La ricetta della felicità non è certo uguale per tutti. Ma esistono dei cibi che se assunti, possono contribuire a migliorare l’umore e il nostro stato psicofisico, evitare bruschi cali di energia, combattere lo stress e la depressione. Il più famoso (e il più gustoso) fra tutti è sicuramente il cioccolato fondente, alleato contro la stanchezza e lenitivo sperimentato per le pene d’amore, non a caso è spesso premio di consolazione od unica gratificazione concessa in moltissime diete altrimenti troppo mortificanti. Privilegiate anche cereali e fibre in generale che rallentano la digestione e quindi allenano il nostro organismo a non disperdere l’energia, le cui fabbriche preferite per il nostro corpo rimangono sempre i buoni e vecchi (ma soprattutto buoni) carboidrati come pasta e pane.
Sì alla frutta secca – come anarcardi, mandorle e nocciole – ricca di magnesio: alleato contro la depressione, trasforma gli zuccheri assunti in carburante per il nostro organismo. Se vi piace il pesce, meglio scegliere il salmone, ricco di omega 3, e le carni bianche come il pollo, ma soprattutto il tacchino, che oltre ad essere povere di grassi forniscono vitamina B12, che vi aiuterà contro l’insonnia. Per quanto riguarda le bevande, il consiglio principale è sempre lo stesso: bere tanto, almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno.
Infine non bisogna mai dimenticare la vitamina D, presente nei cibi vegetali in particolare nei funghi ma la cui produzione può essere stimolata dall’esposizione al sole. Contro la depressione anche miele e le poco comuni patate blu, che oltre a possedere gli antociani, ottimi antiossidanti che riescono a ridurre l’infiammazione al cervello, rafforzano anche la memoria a breve termine e la loro buccia, ricca di iodio, ha effetti benefici anche sulla tiroide.
P.M.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy