La parola economia deriva dal greco οἶκος (oikos), “casa” inteso anche come “beni di famiglia”, e νόμος (nomos), “norma” o “legge” – e significava la gestione dei beni della casa. Nei secoli l’espansione del termine e del suo significato ha fatto in modo che all’originaria definizione corrispondesse il “risparmio”.
Il risparmio è alla base della Repubblica Italiana, tanto da essere sancito in Costituzione all’articolo 47:
La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.
La propensione al risparmio degli italiani è ancora alta nonostante i tempi di crisi: il rapporto tra risparmio lordo e reddito disponibile delle famiglie (pari in media al 15% circa, secondo le ultime rilevazioni Istat) tende ad aumentare ancora. Soltanto in pochi casi il patrimonio così accumulato viene lasciato in banca sotto forma di liquidità: tra i numerosi servizi finanziari esistenti, la gestione del risparmio costituisce forse uno degli strumenti più importanti per generare valore al servizio di famiglie e singoli individui. Per occuparsi di questo aspetto, sono nate apposite Società di gestione del risparmio (Sgr), Società di intermediazione mobiliare (Sim) e Società di investimento a capitale variabile (Sicav). Gestione del risparmio che ha portato la Cassa Depositi e Prestiti a intervenire fondando la sua SGR. Alcune SGR stanno lavorando portando grandi frutti, ma la convergenza con gli Ordini e le Casse professionali sta mettendo in difficoltà la possibilità di preservare le tutele previdenziali delle stesse.
Il risparmio è così importante per noi da suscitare l’invidia degli altri partner/competitor dell’Unione Europea e tanto da avere una giornata internazionale intitolata, su ispirazione italiana. La giornata mondiale del risparmio è, infatti, legata al nome di un importante economista italiano, Maffeo Pantaleoni, che ne ispirò la proclamazione in un discorso tenuto a Milano nel 1924, in un congresso dell’Istituto Internazionale del Risparmio. Nasceva così la Giornata Mondiale del Risparmio che si celebra ogni 31 ottobre.
Un modo per comprendere gli strumenti finanziari a servizio del risparmiatore e conoscere il mondo della globalizzazione, preservando l’economia reale. Con una preoccupante tendenza degli ultimi anni in Italia. Infatti è emerso che a guadagnare di più è chi gestisce i risparmi e non chi si espone al rischio. Se si tiene conto di tutti i costi a carico del sottoscrittore (spese di gestione, amministrative, di ingresso e uscita dall’investimento) vi sono 125 prodotti su 130 a disposizione degli investitori italiani, in cui la società di gestione guadagna più del risparmiatore negli ultimi tre anni. Una tendenza da invertire se si vuol salvare quel poco di ricchezza che resiste in Italia.
A.M.N.
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