“Ma lei viene? Viene una volta sola?” “ A costo zero…Tre, quattro cinque volte, dipende dalle esigenze».
«Le metto il mio numero di telefono. Ma l’impianto esattamente dove mi riscalda? Anche in camera da letto?». Le domande a doppio senso che il Cavalier Silvio (sempre lui!) ha porto dal palco di Mirano, ospite della Green Power, azienda specializzata in energia pulita, da quattro giorni non cessano di alimentare polemiche per via telematica e non. Quello che sabato era inizialmente sembrato un ‘gustoso’ siparietto tra il leader del Pdl che aveva voluto testare, attraverso una sfilza di domande, la competenza di una venditrice dell’azienda – da ‘birichino’ aveva chiesto lui una donna – si è trasformato nelle ore successive in un profluvio di parole di biasimo per quelle che sono state recepite come delle vere e proprie volgarità. Persino l’interlocutrice del cavaliere, forse anche nel timore di aver fatto una cattiva figura, si è sentita in dovere di smentire quello che giornali e siti web hanno riportato. “Ero imbarazzata- si è scusata- Sono allibita da ciò che leggo oggi sui giornali. Le battute del Cavaliere non mi hanno affatto onorato, solo imbarazzato”. Con una mail inviata al Corriere della Sera, la manager trentenne che sabato scorso ha dovuto subire la sfilza di pesanti allusioni a sfondo sessuale di Silvio Berlusconi, mantenendo apparentemente una spiritosa eleganza nelle risposte, esce dunque allo scoperto e smentisce di aver apprezzato le volgarità dell’ex premier.
«Ma lei viene? Ma una sola volta? ? E quante volte viene? E a che distanza temporale? Può girarsi un’altra volta?» A queste battute la manager aveva reagito sorridendo senza mai mostrare segni di fastidio. E questo le era costato caro in termini di consensi degli affezionati dei social network.
Subito dopo lo sketch con Silvio Angela aveva ammesso di essere stata “colta alla sprovvista” e dopo un attimo di spavento aveva detto “mai avrei pensato di dover vendere qualcosa a Silvio Berlusconi. Imbarazzata? No, divertita e onorata”. E, poi, ancora: “Ho fatto semplicemente il mio lavoro, è stata una cosa bella e simpatica. Quel contratto lo incornicerò e lo metterò nel mio ufficio”. Questo sabato. Poi le cose, dicevamo sono cambiate, le pressioni (anche elettorali?) sono arrivate e Angela si è sentita in dovere di rifarsi il trucco. E così “onorata” è diventata “imbarazzata”. Tutto falso, dunque? Pare, tranne le battute del Cavaliere. Quelle sono sempre vere e veraci. E tutti quegli applausi e risate che la platea, gremita, si è sentita in dovere di tributargli.
A.B.