L’Unione europea boccia la manovra del governo Conte. Per le 12:15 di questa mattina era atteso l’annuncio dei commissari Ue Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici sulle decisioni in sede europea relative alla manovra economica 2019 per non aggravare ulteriormente il deficit di bilancio e far ripartire l’economia nazionale. Ma con una buona mezz’ora di anticipo un flash dell’agenzia Ansa anticipa il verdetto: bocciatura per l’Italia e annuncio di una procedura d’infrazione per deficit eccessivo.
La Commissione Ue nel suo rapporto sul debito italiano scrive: “La nostra analisi di oggi – rapporto 126.3 – suggerisce che il criterio del debito deve essere considerato non rispettato. Concludiamo che l’apertura di una procedura per deficit eccessivo basata sul debito è quindi giustificata“. Nella sua valutazione la Commissione osserva che la manovra italiana vede un “non rispetto particolarmente grave” delle regole di bilancio, in particolare della raccomandazione dell’Ecofin dello scorso 13 luglio. Questi i motivi della valutazione negativa di Bruxelles che con “rammarico” conferma” la sua precedente valutazione della bozza del bilancio dell’Italia.
“In una situazione di debito molto alto, l’Italia sta essenzialmente pianificando una spesa aggiuntiva significativa, invece della necessaria prudenza di bilancio. Inoltre, voglio dire che l’impatto di questa manovra sulla crescita sarà probabilmente negativo dal nostro punto di vista. Non contiene misure significative per rafforzare il potenziale di crescita, anzi, possibilmente il contrario“, ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis presentando l’opinione della Commissione Ue sui conti pubblici italiani.
L’Ue acquisirà comunque il parere degli Stati membri prima di aprire procedura contro Italia: entro 2 settimane giudizio Stati, poi raccomandazione a Italia. Dunque, la procedura d’inflazione “è all’orizzonte”, come ha spiegato il Commissario Pierre Moscovici nel corso della conferenza stampa a Bruxelles. “Solo dopo l’apertura della procedura la Commissione invierà all’Italia una nuova raccomandazione per correggere la traiettoria di disavanzo e di debito”. Infine, Moscovici si rivolge all’Italia: “Il dialogo non e’ una parola vana o un pretesto, deve essere una realtà”.
“Il debito italiano rimarrà attorno al 131% per i prossimi due anni. Non vedo come perpetrare questa vulnerabilità potrebbe aumentare la sovranità economica. Invece, credo che porterà nuova austerity. Con quello che il Governo italiano ha messo sul tavolo, vediamo un rischio che il Paese cammini nel sonno verso l’instabilità. Spero che questo rischio sia evitato”, ha sottolineato Dombrovskis, aggiungendo che “negli anni scorsi l’Italia ha fatto progressi nella stabilizzazione della sua economia e il ritorno alla crescita e alla creazione di lavoro. L’incertezza crescente di oggi rischia di minare questi progressi“. “Il nostro lavoro è evidenziare i rischi prima che sia troppo tardi, ed è quello che abbiamo fatto nelle scorse settimane e che facciamo anche oggi”, ha detto.
Si dice “molto preoccupato” il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani che su Facebook scrive: “Oggi la Commissione europea esprime l’ennesima valutazione negativa sulla manovra del governo italiano, che oltre a violare le regole che ci siamo dati, non stimola investimenti e crescita. Siamo isolati, lo spread è stabilmente sopra i 300 punti, la borsa è ai minimi dal 2016, abbiamo già perso 300 miliardi, cresce la sfiducia degli imprenditori“.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è invece ottimista: “L’Ue parla del debito 2017, quindi del precedente governo”, commenta con i giornalisti che gli chiedono una valutazione sul verdetto europeo, e ribadisce la sua convinzione sulla “validità dell’impianto della manovra” in attesa di un confronto de visu “con Juncker sabato sera”. Al Commissario Ue spiegherà nel dettaglio la manovra e il suo senso , “al di là dei numerini”, forte del fatto che “i nostri economisti la ritengono adeguata”. La spiegazione sarà contenuta in un dossier di “tante pagine e molto tecnico”.spero che confronteremo le nostre posizioni”. Non resta quindi che attendere il confronto di sabato sera.
Chiede rispetto per l’Italia il ministro dell’Interno Matteo Salvini: “All’Europa chiedo rispetto per il Popolo Italiano, visto che paghiamo ogni anno almeno 5 miliardi in più di quello che ci torna indietro. Diritto al lavoro, diritto alla salute e allo studio, meno tasse e più sicurezza: noi andiamo avanti!”, scrive in un tweet. “Ho sempre detto che, fatti salvi i principi guida su pensioni, reddito, lavoro, partite Iva, se si vuole mettere in manovra di più sugli investimenti io sono disponibile a ragionare con tutti”, ha precisato Salvini, a margine dell’ audizione al Copasir, ricordando che “il debito è aumentato di 300 miliardi di euro in 5 anni in base a manovre a cui qualcuno batteva le mani. Se il Paese non cresce il debito sale, se il Paese cresce il debito scende. Sono assolutamente disponibile – ha aggiunto – a confrontarmi con Juncker, Moscovici o chiunque”.
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