Migranti, Amnesty a Macron: ”Non fare il furbo”

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Il fenomeno delle anomalie, delle prevaricazioni e delle violazioni dei trattati internazionali che si registrano ai danni del nostro Paese sui confini della Francia sta rischiando di mettere in serio pericolo i rapporti tra Roma e Parigi. E dopo la decisione del vicepremier Matteo Salvini, di respingere le scuse da parte del presidente Macron sugli sconfinamenti, ultimo episodio quello di Claviere, una nuova tegola si abbatte sui francesi. Le accuse questa volta arrivano da Amnesty International. 

La denuncia sulle “violazioni sistematiche” dei diritti dei rifugiati e migranti al confine franco-italiano, è arrivata in seguito a una missione di osservazione realizzata tra i giorni 12 e 13 ottobre, nella zona di Briancon, nelle Alpi francesi, non lontano dal villaggio italiano Claviere. Amnesty in un documento pubblicato sul suo sito internet ci va giù pesante e scrive: “Il Governo francese la smetta di fare orecchie da mercante”.

Ma l’italia non rimarrà con le mani in mano, infatti il premier Conte, in un post su Facebook, si mostra determinato a cercare la verità:

“L’episodio degli agenti della Gendarmeria francese che hanno sconfinato per riportare in Italia due migranti lascia letteralmente sconcertati. Domani partirò per Bruxelles, per la riunione del Consiglio europeo, e avrò un incontro con il Presidente francese Macron e sarà questa l’occasione per acquisire in prima persona chiarimenti – che abbiamo già richiesto tramite la Farnesina – e soprattutto per avere garanzie che tali episodi non si verifichino mai più”.

Intanto l’Eliseo continua per la sua strada, affermando che l’episodio di Claviere non è stato altro che un errore e adducendo a Matteo Salvini una sorta di ”strumentalizzazione politica individuale” per non aver accettato le scuse francesi. Sul sito di Le Figaro l’Eliseo ha aggiunto: “Bisogna relativizzare le cose. E’ un errore, la prefettura lo ha riconosciuto. C’è stata un’incursione, non prevista né conforme agli ordini, in territorio italiano, dove sono stati depositati due individui” e ha sottolineato “Gestiamo insieme una frontiera comune e puntualmente, dalle due parti, ci sono piccoli incidenti deplorevoli, di cui abbiamo dato atto”.

Ma forse la Francia si è dimenticata della donna nigeriana che, nel marzo scorso, incinta e bisognosa di assistenza medica venne respinta al confine francese per poi morire nell’ospedale Sant’Anna di Torino dopo aver dato alla luce suo figlio con un parto cesareo. Per non parlare del numero di respingimenti attuati dal paese nei confronti degli immigrati che solo nel 2017 erano arrivati a circa 54 mila secondo quanto denunciato dal Governo italiano.

Ed è  forse sul ricordo di questi tristi episodi che il ministro dell’Interno continua ad insistere: “Dopo il furgone della gendarmeria avvistato a Claviere stanno emergendo altri episodi inquietanti. Non ci interessano le giustificazioni, peraltro ridicole, né le indagini interne avviate dai francesi. Parigi deve comunicarci immediatamente le identità degli immigrati lasciati nei boschi. Nomi, cognomi, nazionalità, date di nascita”. “La gendarmeria – chiede Salvini – è abituata a scaricare delle persone in mezzo al nulla? L’ha fatto anche con dei minori? Ci sorprende la timidezza dell’Europa e degli organismi internazionali, solitamente solerti a bacchettare l’Italia”. “Faccio gli auguri di buon lavoro – prosegue – al nuovo ministro dell’Interno francese, Castaner, con l’auspicio possa controllare i suoi uomini meglio di quanto abbiano fatto i suoi predecessori”.

Intanto i pm di Torino indagano su un altro episodio di sospetto sconfinamento in territorio italiano da parte di forze dell’ordine francesi che, lo scorso agosto, hanno controllato due cittadini italiani residenti a Claviere. Un ulteriore caso che va ad aggiungersi a quello avvenuto venerdì scorso su cui verranno aperte delle indagini. Questa volta i due cittadini italiani residenti nel paesino torinese sarebbero stati avvicinati e controllati da 4 uomini armati in tuta mimetica militare, “verosimilmente francesi” secondo il ministero del governo italiano.

G.C.

 

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