Miss Italia, il futuro è con i trans

La prima, nel 1946, si svolse a Stresa. L’ultima sarà ospitata nei prossimi giorni dal comune di Jesolo. In questi 75 anni, tanti ne sono passati dal primo concorso per eleggere la più bella tra le belle, Miss Italia è passata attraverso tante, importanti località turistiche  del Belpaese. Per cinque anni consecutivi si è fermata a Salsomaggiore, poi dal 2013 ha trovato accoglienza vicino Venezia, a Jesolo.

‘Miss Italia’ altro non è che la continuazione di un altro concorso, 5000 lire per un sorriso, nato nel 1939 per sponsorizzare una marca di dentifricio, interrotto poi a causa della seconda guerra mondiale. Allora non si sfilava in passerella ma ci si limitava ad inviare una foto.

sofia-lorenNel corso di questi 15 lustri, che hanno visto ben 3 Giubilei della Chiesa cattolica, c’è stato quindi un cambio della denominazione e tanti passaggi di sede per il concorso per eccellenza, che è riuscito a passare indenne gli anni della contestazione e del femminismo, pur continuando a raccogliere critiche per il modo in cui viene presentata la figura femminile. Molte delle partecipanti al concorso sono riuscite a sfondare nel mondo del cinema e dello spettacolo in generale, anche solo per avere avuto visibilità attraverso questo concorso, pur senza essere riuscite a portare la corona di ‘miss’. Ne vogliamo ricordare solo qualcuna? cominciamo allora da Sofia Loren per passare a Simona Ventura, la presentatrice dell’edizione 2014, Anna Falchi, Martina Colombari, Anna Valle (vincitrice nel 1995), Cristina Chiabotto (2004). A parte la bellezza, che doveva sottoporsi al giudizio della giuria di esperti che ha visto sedersi a giudicare i personaggi più noti di cinema e tv,  di cui doveva essere necessariamente dotata ciascuna delle concorrenti, il comune denominatore tra le partecipanti è stato sempre l’appartenenza di genere, stabilita secondo il corredo cromosomico e certificata all’anagrafe.

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Ma ora le regole potrebbero abbandonare la tradizione. La polemica insorta con il rifiuto di Vladimir Luxuria a far parte della giuria in quanto, come ha dichiarato, “è un concorso che non permette l’iscrizione a chi si opera ed è donna riconosciuta dallo Stato”. ha fatto scaturire il dibattito sulla possibilità, come ha detto Patrizia Mirigliani, di aprire il concorso in futuro “anche dal prossimo anno”,  ai transessuali. Finora a vietarlo è stato l’articolo 8 del regolamento di Miss Italia, che richiede come requisito per essere ammesse al concorso quello di “essere di sesso femminile sin dalla nascita”. La regola evidentemente esclude la partecipazione delle persone che, come Luxuria, hanno cambiato sesso e affrontato un percorso di transizione completo, che le porta ad essere riconosciute come donne anche dallo stato.

jenna-talackova-miss-transQuindi, a partire dal 2015, occhi ben aperti sulle aspiranti al titolo di ‘miss’: se è vero che l’abito non fa il monaco, sorprese potrebbero celarsi sotto quei meravigliosi vestiti, uno più bello dell’altro, tagliati su misura per mettere in risalto la naturale bellezza.

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