Monti sempre più in difficoltà

Monti sempre più solo ed in difficoltà, arranca. Per Berlusconi il treno del recupero non accenna a fermarsi e anche Bersani che si difende come può, adesso punta tutto, anche lui, al confronto diretto con le folle. Ieri le piazze, i tg  ed i talk show   hanno fissato i riferimenti di una giornata elettorale piena di indicazioni importanti a cominciare dalla rottura del premier con Pd e Sel e segnali forti (le bacchettate del capo del Pdl agli indisciplinati leghisti ancora convinti di avere margini di autonomia in questa consultazione) che esaltano un  unico elemento di chiarezza: a vincere (poi vedremo come e con quali margini) sarà Beppe Grillo, da giorni impegnato nel suo tsunami elettorale che potrebbe portarlo in Parlamento con una nutrita compagnia di cinquestellini antisistema pronti a dare battaglia su tutto.

Gli ultimi giorni del confronto politico stanno radicalizzando scelte e comportamenti dei leader e degli elettori. Con il passare delle ore il gruppetto di fuga si assottiglia e a notare questa stravagante ma veritiera realtà è soprattutto la stampa estera che ormai vede Mario Monti solo come il quarto uomo non in grado assolutamente di guidare alleanze solide per un futuro governo. Chi puntava su una eclisse o un forte ridimensionamento del fenomeno Grillo poi, ha dovuto ricredersi. A scegliere tempi e modalità del confronto-scontro è sempre lui ed anche la scelta di non confrontarsi non tanto in Tv ma con le Tv gli starebbe creando ulteriori consistenti consensi. Il popolo dei “sans papier” della politica nazionale vuole stare fuori del palazzo. Nelle stanze del potere sa di respirare aria mefitica, aria di un sistema che i partiti ed i blocchi vogliono difendere e non mettere in discussione. Per loro Monti, Berlusconi  o Bersani non fanno alcuna differenza e su questo approccio diretto e ostinatamente fedele Grillo sa di poter fare affidamento. Ora c’è solo da capire cosa decideranno quel  15-20% di indecisi nel corso dei prossimi giorni. Poi si potrebbe cominciare a tirare le fila di un discorso che rischia di riservare ancora non poche sorprese.