La casa può essere pignorata e poi venduta dalla banca dopo 18 rate del mutuo non pagate e non 7 come era stato precedentemente riportato. “È un equivoco – ha detto il deputato pd Michele Pelillo- causato dalla confusione sulle norme che non riguardano questo decreto”.
La valutazione dovrà essere effettuata da un perito nominato dal tribunale e affiancato da un esperto di fiducia del mutuatario. È quanto prevede il nuovo parere delle commissioni Finanze di Camera e Senato al recepimento della direttiva europea sul credito, redatto dal Pd e sul quale c’è l’ok del governo. Lo ha detto il capogruppo democratico a Montecitorio, Ettore Rosato, nel corso di una conferenza stampa alla Camera.
Il decreto che modifica l’art. 40 del Testo Unico bancario (che prevedeva le famose 7 rate di morosità) arriva in un momento in cui il mercato immobiliare si sta lentamente riprendendo. Secondo l’Agenzia delle Entrate infatti, la compravendita di case nel 2015 è aumentata del 6,5% e di conseguenza le erogazioni finalizzate all’acquisto (prestiti e mutui) sono saliti del 19,5% e hanno registrato un valore complessivo di 23 miliardi.
La clausola di inadempimento sui 18 mesi, e non 7 come ipotizzato in precedenza, sarà facoltativa e non si applica ai contratti in essere, quindi la banca non può obbligare il cittadino a sottoscriverla.
La norma inoltre non ha carattere retroattivo e non potrà essere applicata sui mutui già oggetto di surroga, cioè nel caso in cui il mutuo si sia trasferito da una banca all’altra e sia regolato da parametri diversi.
La scelta delle 18 rate, spiega il relatore alla Camera Giovanni Sanga, “è stata fatta in base alla normativa già esistente, che prevede appunto la possibilità di sospendere per 18 mesi il pagamento delle rate sul mutuo prima casa”.
Il parere sarà dato martedì prossimo dalle commissioni parlamentari, sottolinea Rosato. Questa è la proposta che sarà “recepita in pieno dal governo e che verrà fuori nel decreto legislativo”, spiega ricordando che formalmente i pareri delle commissioni sui decreti legislativi non sono vincolanti per l’escutivo.
Vendita della casa e “patto marciano”. In caso di morosità di almeno 18 mesi la casa può essere messa in vendita solo con uno specifico atto di disposizione dell’immobile da parte del consumatore; viene confermato il divieto al “patto commissorio” e disciplinato per legge il “patto marciano”. Ossia la banca può trattenere dalla vendita della casa solo quanto ancora dovuto ed è obbligata a restituire al consumatore l’eventuale eccedenza.
In ogni caso il trasferimento del bene immobile alla banca comporta l’estinzione del debito anche se il valore dell’immobile è inferiore a quello del debito residuo. Si evita la procedura giudiziaria. Sull’intera procedura vigilerà la Banca d’Italia, mentre il consumatore verrà assistito da un esperto di sua fiducia.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy