Associazioni ed aziende, onlus e organizzazioni non profit, religiose e laiche, tutte unite per invitare i romani a “non passarci sopra”. Da oggi fino al 4 novembre, le migliaia di viaggiatori italiani e stranieri che quotidiniamente passano per la Stazione Tiburtina saranno chiamati a guardare le foto posizionate in un’area di 300 mq all’interno della galleria vetrata.
Si tratta di immagini di disagio e di emergenza sociale, una testimonianza di come tali richieste di aiuto vengano recepite ed ascoltate dalla società.
Organizzata dal Censis (Centro Studi Investimenti Sociali), in occasione del Giubileo della Misericordia 2016, la mostra laica, civile ed interreligiosa, raccoglie l’invito ripetuto più volte da Papa Francesco di andare “in mezzo alla gente”, declinando una virtù religiosa in un concetto più ampio, di solidarietà, capace di coinvolgere tutti.
“Abbiamo voluto tradurre la Misericordia in senso laico, con il concetto di gratuità” di coinvolgimento e d’impegno disinteressato, spiega il curatore della mostra Giulio De Rita.
“Nella Stazione Tiburtina passano circa 70mila persone al giorno – aggiunge De Rita – Ognuno poi avrà la sua reazione soggettiva ma l’obiettivo era proprio questo: provocare un piccolo fremito nel cuore” dei passanti, dando una spallata a quell’indifferenza dilagante che troppo spesso ci porta ad essere sempre “connessi” con ciò che accade dall’altra parte del mondo ma a disinteressarci di quello che avviene a pochi passi da noi o, in questo caso, sotto i nostri piedi.
Quello della misericordia come gratuità, laica, generalizzata, è un concetto che come associazione sperimentiamo ogni giorno – spiega Guido Valentini, direttore di progetto Itaca Roma Associazione volontari per la salute mentale-onlus – Nel nostro centro di riabilitazione i ragazzi che vengono, svolgono sì un proprio percorso personale ed inviduale ma, facendo questo, conferiscono ai nostri operatori un valore aggiunto incalcolabile, che si trasforma nella soddisfazione di trovare la felicità aiutando gli altri. Un lavoro che diventa anche una missione, una scelta etica” conclude il direttore del Club Itaca di Roma.
“Di sicuro è un’iniziativa che attira l’attenzione”, afferma un volontario per un negozio equosolidale di Roma. “Non passarci sopra è una questione di sensibilità. Una mostra che aiuta gli altri ma anche noi stessi a prenderci un attimo di riflessione in questo mondo così caotico”.
Tra le foto che hanno colpito di più, quella delle bare di Lampedusa, fermo immagine della tragedia che il 3 ottobre 2013 a causa di un drammatico naufragio provocò più di 300 vittime.
Un documento che ha fatto il giro del mondo e, allo stesso tempo, simbolo di qualcosa che ci riguarda da vicino. Dati i flussi di migranti che ogni anno si riversano sulle coste del Mediterraneo alla ricerca di una vita migliore, “non rifletterci è impossibile”, afferma un altro passante.
Acli, Banco Alimentare, Comitato 3 ottobre, Emergency, l’Università Bocconi, Eni, Ferrovie dello Stato, la “Bill end Melida Gates Foundation” ed altre ancora. Molti i soggetti, molte le richieste di aiuto ma anche molti modi diversi di sostenere le persone in difficoltà, affinchè, oltre alle piaghe sociali emerga anche la volontà e la speranza di risolverle.
Laurea magistrale in Storia contemporanea presso L'Università degli studi Roma tre. Master di primo livello I mestieri dell’Editoria, istituito da “Laboratorio Gutenberg” di Roma con il patrocinio del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale presso “Università Sapienza di Roma”. Dopo la laurea ho svolto uno stage presso Radio Vaticana, dove ho potuto sperimentare gli infiniti linguaggi della comunicazione.
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