Il virus si espande in Europa. Preoccupano i dati della Spagna dove in un solo giorno sono stati registrati 10 mila contagiati e dove i morti in pochi giorni sono saliti a oltre 4000. Preoccupato anche Boris Johson che vede aumentare il numero di contagiati, circa 10 mila, e anche il numero delle vittime, quasi 500.
La situazione italiana è ancora in bilico. I dati della Protezione Civile parlano di un numero di malati di coronavirus pari a 62.013, di questi 4492 sono nuovi positivi. Il numero totale dei decessi oltrepassa invece gli 8 mila: 8165 con i nuovi 662. La curva torna dunque a salire, dopo quattro giorni di calo.
Sono 10.361 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 999 in più di ieri. Anche questo dato è stato reso noto dalla Protezione Civile nel corso della conferenza stampa alla quale anche oggi non era presente Angelo Borrelli, a causa di uno stato febbrile. Ieri l’aumento dei guariti è stato di 1.036 unità.
La lettura dei numeri forniti alle 18 di oggi dalla Protezione Civile porta a differenti considerazioni: per Ranieri Guerra, direttore vicario dell’Oms “c’è un rallentamento della velocità di incremento della curva e molto probabilmente nei prossimi giorni assisteremo a una diminuzione effettiva e sostenuta, spero, soprattutto della casistica grave”.
“E’ fondamentale -ha spiegato Guerra- continuare con l’isolamento domiciliare per quanto possibile, in riferimento alle condizioni cliniche, dei paucisintomatici anche per diminuire la pressione sulle strutture sanitarie che devono essere dedicate alle casistiche più grave. Questo non vuol dire chiudere a chiave le persone che hanno bisogno di un supporto, ma garantire loro l’assistenza domiciliare integrata che il Paese ha a disposizione. Il monitoraggio continuo dei parametri vitali è essenziale per l’immediata assistenza in caso di aggravamento delle condizioni e in questo il territorio va valorizzato”.
Per Fabrizio Nicastro, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e fra gli esperti del ‘Gruppo analisi numerica e statistica dati Covid-19’. il picco dell’epidemia di coronavirus in Italia è “vicinissimo” e si presenta “molto largo, una sorta di plateau”. Questa è la situazione ad ora, dominata da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. “Se un’altra regione importante dovesse esplodere – ha rilevato – è chiaro che la curva si rialzerà”.
Non migliora la situazione dei contagi in Lombardia. E’ di 2.500 persone l’aumento nell’ultima giornata: è quanto ha detto il presidente della Regione, Attilio Fontana, spiegando che “non sono ancora state fatte analisi” su quali zone siano più colpite. “Non so se è arrivato il picco o se ci è sfuggito qualcosa – ha aggiunto – queste valutazioni spettano ai tecnici, io posso solo dire che personalmente sono preoccupato”. Sui tamponi sono state fatte “speculazioni vergognose” secondo il presidente della Lombardia nel consueto punto stampa in cui ha ricordato le indicazioni date il 27 febbraio dall’Iss che sostiene come “i tamponi si facciano solo ai sintomatici e per gli altri siano fuorvianti”. “Noi siamo la Regione che ha fatto in assoluto il maggior numero di tamponi” ha aggiunto il governatore sottolineando che sono state “rispettate le direttive”. E intanto il Comune di Milano ferma le cremazioni per coloro che sono deceduti in città ma non sono residenti e questo a causa della “saturazione” dovuta all’emergenza Coronavirus dell’impianto di cremazione di Lambrate. La misura, come si legge in una determina pubblicata nell’albo pretorio del Comune, sarà in vigore dal 29 marzo.
Per chi avesse necessità di spostarsi per i motivi ben noti – esigenze di lavoro, personali o di salute, tutte da documentare – il Ministero dell’Interno ha emanato questo pomeriggio un nuovo modulo di autocertificazione con le sanzioni amministrative. Il muovo modello differisce dal precedente, in vigore dal 23 marzo scorso, esclusivamente per il fatto che chi esce dovrà specificare di essere a conoscenza delle eventuali ulteriori limitazioni disposte con i provvedimenti del presidente della Regione di partenza e di quelle del presidente della Regione di arrivo. L’autocertificazione è scaricabile sul sito del ministero dell’Interno.
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