Casal Bertone. Tra la Tiburtina e la Collatina, sul finire degli anni venti del secolo scorso era ancora Agro Romano. Oggi in questa zona della periferia est della Capitale, dove l’edilizia e’ intensiva e il verde scarseggia, vivono non meno di 18 mila persone.
Nella parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice, nel cuore del quartiere immortalato da Rossellini in ‘Roma città aperta’, Papa Francesco si è recato in visita nella domenica del Corpus Domini. L’anno scorso aveva scelto Ostia, altra zona difficile ai margini della Capitale, per celebrare i riti della festività.
L’attenzione del Pontefice verso i quartieri marginali, le periferie esistenziali qualsiasi esse siano, e’ cosa nota: “un’attenzione alle periferie trasforma positivamente il nostro sguardo sulla realtà”, aveva detto in un’altra occasione simile.
Ma a Casal Bertone Bergoglio ha dato sfogo al suo rammarico sulle condizioni di abbandono e degrado della Capitale dove «in tanti sono in difficoltà». «Tutti sono chiamati a mettersi in gioco per sollevare i più fragili in una Roma che soffre di degrado», ha detto riferendosi a un degrado soprattutto di ordine morale che non trova ascolto nelle sedi istituzionali come nel cuore della gente.
«Nella nostra città affamata di amore e di cura, che soffre di degrado e abbandono, davanti a tanti anziani soli, a famiglie in difficoltà, a giovani che stentano a guadagnarsi il pane e ad alimentare i sogni, il Signore ti dice: Tu stesso dà loro da mangiare» e «il tuo poco è tanto agli occhi di Gesù se non lo tieni per te, se lo metti in gioco».
Sul sagrato della chiesa costruita negli anni Quaranta, accanto al Papa ci sono i vescovi ausiliari di Roma e tanti parroci. Davanti a loro, sulla piazza, centinaia di bambini della prima comunione vestiti di bianco. Il tema che ricorre nelle parole di Francesco è ascolto, condivisione, amore, tenerezza, misericordia. «È triste vedere con quanta facilità oggi si maledice, si disprezza, si insulta. Presi da troppa frenesia, non ci si contiene e si sfoga rabbia su tutto e tutti. Spesso purtroppo chi grida di più e più forte, e chi è più arrabbiato sembra avere ragione e raccogliere consenso. Non lasciamoci contagiare dall’arroganza». Ai cattolici di Roma chiede di non abbandonare la speranza. «Non lasciamoci invadere dall’amarezza», è stato il suo appello, «il popolo di Dio ama la lode, non vive di lamentele».
Un richiamo forte quello di Papa Francesco, un monito alle coscienze sopite dei cristiani che non devono limitarsi a manifestare la presenza di Dio solo in occasione della festività solenne che celebra l’istituzione dell’Eucaristia, ma anche e soprattutto nelle attività quotidiane: da privilegiati, dice Escriva de Balaguer, il Santo della vita ordinaria, “hanno ricevuto la fede e la missione divina di comportarsi in modo tale da rinnovare sulla terra il messaggio del Signore”.
A.B.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy