Sedici miliardi di euro il valore di alimenti e bevande buttati dagli italiani nella spazzatura negli ultimi 12 mesi. Dentro i nostri bidoni si trova di tutto: soprattutto frutta e verdura, ma anche pane, latte e yogurt, formaggi, salse e sughi.
A dipingere questo quadro poco edificante in un contesto di povertà che colpisce in maniera assoluta quasi due milioni di famiglie italiane, ovvero 5 milioni di individui pari a 9 persone su 100 (fonte Istat riferita al 2018), è Coldiretti commentando il rapporto della Fao presentato a Roma il 14 ottobre.
I dati mondiali non sono meno crudi: si valuta una perdita annua del 14% del cibo prodotto. Gli alimenti più ‘sprecati’ sono tuberi, radici e colture oleaginose (25,3%), frutta e verdura (21,6%), carne e derivati animali (11,9%). Incredibile a dirsi, tra le regioni in cui questa perdita è più alta c’è l’Asia centrale e meridionale e l’Africa sub-sahariana alle quali va addebitato un terzo dello spreco mondiale, seguono Europa e Nord America. Il dato totale registra ugualmente un miglioramento rispetto a quello del 2011, che ammontava al 30%. Nonostante questo, la Fao sottolinea che l’obiettivo entro il 2030 è quello di strappare risultati più incoraggianti in campo di sostenibilità alimentare, ostacolando ulteriormente le perdite di alimenti non consumati né utilizzabili.
Tra le cause di una perdita che se ulteriormente abbattuta- l’obiettivo è arrivare ad uno spreco entro il 12.3 –
Il 16 ottobre, dal 1945, la FAO festeggia il suo anniversario con la Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Nella giornata dedicata, il cui obiettivo principale è “un’alimentazione sana per un mondo #FameZero”, i dati Fao illustrano una situazione sconcertante che contrappone agli 820 milioni di persone che soffrono la fame, 650 milioni di adulti e 120 milioni di giovani tra i cinque e 19 anni obesi. Mentre oltre 40 milioni di bambini sono in sovrappeso, oltre 150 milioni di piccoli sotto i cinque anni soffrono di rachitismo e più di 50 milioni sono deperiti.
Fame e obesità: due facce di una stessa medaglia, lo specchio di un sistema alimentare in profonda crisi a motivo della quale la Fao chiede un impegno a ogni livello «affinché tutti abbiano accesso a diete sane e sostenibili».
E in questa giornata non poteva mancare il messaggio di Papa Francesco che considera “crudele, ingiusto e paradossale che, al giorno d’oggi, ci sia cibo per tutti e, tuttavia, non tutti possano accedervi; o che vi siano regioni del mondo in cui il cibo viene sprecato, si butta via, si consuma in eccesso”. “La lotta contro la fame e la malnutrizione non cesserà – sostiene il pontefice – finché prevarrà esclusivamente la logica del mercato e si cercherà solo il profitto a tutti i costi, riducendo il cibo a mero prodotto di commercio, soggetto alla speculazione finanziaria”.
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