Era atteso da anni. Da quando nell’ottobre 2012 la Disney ha acquisito i diritti della Lucas Film, l’idea di un nuovo film dell’epica saga di Star Wars ha cominciato a nutrire aspettative, fantasie e anche il timore che nulla mai avrebbe potuto eguagliare i precedenti capolavori, soprattutto i primi dal 1977 al 1983, gli originali quarto, quinto e sesto episodio.
Ora però è pronto, il settimo episodio, Star Wars: il risveglio della Forza, è arrivato nelle sale. Sono molte le domande che attendono una risposta: sarà, questa nuova versione disneyiana diretta da J.J. Abrams, all’altezza del compito di dare seguito alla storica epopea? O resterà solo un’imponente impresa commerciale? E quali sorprese riserverà?
Ebbene il film è una vera e propria sapiente commistione di vecchio e nuovo, tra vintage e modernità, dalle tecniche di regia, montaggio e produzione, al cast artistico. L’IMAX3D offre allo spettatore un’esperienza sorprendente nel corso di tutto il film, ma il largo uso che si fa di scenografie realizzate dal vivo, e non riprodotte virtualmente, aggiunge grande realismo alle sequenze. Anche i personaggi alieni sono attori reali che indossano elaborati costumi e in alcuni casi sono interpretati da professionisti di rilievo come l’irriconoscibile Lupyta Nyong’o, saggia, piccola occhialuta Maz Kanata nel film, o Peter Mayhew, storico Chewbacca della trilogia originale, o ancora Anthony Daniels, il vero C-3PO, o il multiforme Andy Serkis, già straordinario Gollum de Il Signore degli anelli, ora Leader Supremo Snoke.
Ma anche il cast artistico presenta intriganti novità. Nota è la réunion tra Ian Solo e Leila Organa, che si abbracciano teneramente, ma interessante è anche tutta la genealogia che continua a discendere da Anakin Skywalker. Una dinastia che dà origine ai due nuovi personaggi, nipoti di Dart Fener, e figli uno di Liela e Ian, l’altra di Luke. Una famiglia con risvolti, relazioni e retaggi decisamente interessanti.
Il film è ambientato trent’anni dopo gli eventi de . Dopo la minaccia dei Sith nel prequel, l’oppressione dell’Impero negli episodi centrali, ora è il Primo Ordine a dominare la galassia. La resistenza è condotta dalla principessa-generale Leila Organa (Carrie Fisher). Tutti -spettatori inclusi- cercano e attendono il ritorno di Luke Skywalker (Mark Hamill), ultimo vero Jedi rimasto, un mito per l’universo intero che rappresenta la sola speranza di salvezza dall’oppressore. Nella ricerca si aggiungono tre nuovi protagonisti, Finn (Jhon Boyega), uno stormtrooper pentito del Primo Ordine, Rey (Dasy Ridley), una giovane, agile e astuta orfana, e Poe Dameron (Oscar Isaac), pilota della Resistenza. I tre saranno aiutati dal mitico Ian Solo (Harrison Ford) accompagnato dal fedele peloso Chewbacca e dal piccolo robottino rotondo.
L’ultima curiosità, ovvero se Mark Hamill comparirà o no in questo primo sequel, è lasciata in sospeso fino alla fine del film. Per quasi due ore la sua figura rimane una mitologica leggenda sullo sfondo delle vicende e solo alla fine Abrams si lascia andare a quella che si potrebbe definire una ben riuscita classica americanata.
Vania Amitrano
Laureata in Lettere, amante dell’arte, dello spettacolo e delle scienze umane, autrice di testi di critica cinematografica e televisiva. Ha insegnato nella scuola pubblica e privata; da anni scrive ed esplora con passione le sconfinate possibilità della comunicazione nel web.
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