A poche ore dall’annuncio del premier la Turchia passa all’attacco, ed effettua raid aerei in Siria contro le postazioni tenute dai Curdi. L’operazione militare della Turchia contro le forze curde nel nord-est della Siria ” è cominciata “. Lo ha annunciato su Twitter lo stesso presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Gli appelli del mondo e dell’Unione europea per una soluzione negoziata del conflitto non hanno sortito alcun effetto dal momento che purtroppo ad offrire il via libera all’operazione è stato proprio il presidente degli Usa Donald Trump che qualche giorno addietro aveva annunciato il ritiro delle truppe americane da quell’area.
A confermare che la situazione sta precipitando sono stati gli stessi Curdi. “Caccia turchi hanno lanciato raid su aree civili. C’è grande panico fra la popolazione nella regione”, ha twittato un portavoce dei combattenti curdi nel nord della Siria. I raid dei jet turchi sull’area di Ras al-Ayn sono confermati anche da fonti militari di Ankara, che sostengono di prendere di mira obiettivi delle forze curde dell’Ypg.
Diverse esplosioni sono avvenute nella località siriana di Ras al-Ayn, alla frontiera con la Turchia, nell’area in cui è iniziata l’operazione militare turca. Lo riferiscono le tv locali, mostrando le immagini di una fitta coltre di fumo che si leva dalla parte siriana del confine.
In mattinata i media locali hanno fatto sapere che cinquemila i soldati delle forze speciali turche erano pronti a entrare nel nord-est della Siria per l’annunciata operazione militare contro le milizie dell’Ypg. Lo riportano media locali, secondo cui i militari delle brigate commando sono schierati al confine con decine di convogli di blindati. Le autorità curdo-siriane intanto annunciano una mobilitazione e allerta generali in tutto il Nord-Est siriano per difendersi dalle “minacce dell’esercito turco e dei suoi mercenari di attaccare la regione frontaliera siriana nord-orientale”.
A complicare ulteriormente le cose il riaffacciarsi sulla scena degli scontri degli uomini dell’Isis che ha rivendicato una serie di attacchi compiuti contro forze curdo-siriane nel nord-est della Siria. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui lo ‘Stato islamico’ ha ammesso tramite i suoi canali sui social network la responsabilità di attacchi compiuti nelle ultime 24 ore contro basi e postazioni curde e Raqqa e nella città di Tabqa, sull’Eufrate.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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