Luigi Di Maio annuncia a sorpresa, durante la Kermesse del M5S sul reddito di cittadinanza, la nomina dell’attore e imprenditore Lino Banfi alla Commissione Unesco. Una scelta che lascia perplessi e critici non solo le opposizioni, ma anche il leader della Lega, Matteo Salvini che ha commentato caustico in una diretta Facebook : “Lino Banfi va bene. E Jerry Calà? E Renato Pozzetto? E Umberto Smaila? – ha poi aggiunto – apriamo questo dibattito e sorridiamo: che l’Italia è così bella che chiunque la può valorizzare in giro per il mondo”.
Lino Banfi prende il posto di Folco Quilici, scomparso il 24 febbraio del 2018, che ricopriva il ruolo di “referente per la comunicazione nell’Assemblea della Commissione nazionale italiana per l’Unesco” come si legge nella nota del Ministero dello Sviluppo Economico.
“Ne approfittiamo – ha detto dal palco Di Maio – per dare una notizia all’Italia che a me riempie di orgoglio. Abbiamo fatto Lino Banfi patrimonio dell’Unesco”. Banfi ha chiosato ironico: “Quando mi hanno chiamato ho detto “che c’entro io con la Cultura? In questi casi di norma rappresentanti all’Unesco sono state nominate persone che si sono laureate, che conoscevano la geografia, le lingue, i siti, tutte cose che io non so. Io voglio portare il sorriso ovunque, in qualunque modo, anche nei posti seri”. E proprio su queste parole l’opposizione è partita all’attacco, Banfi aveva infatti aggiunto: “Basta con tutti questi plurilaureati nelle commissioni”. “Uno schiaffo al merito e alla competenza – ha scritto su Twitter Matteo Orfini, presidente del Pd – che non fa sorridere per niente. E che umilia chi fa sacrifici ogni giorno per studiare”.
“Il ruolo di Banfi – chiarisce ancora la nota del Ministero – non sarà dunque quello di Rappresentante dell’Unesco, ma di membro della Commissione per la quota nominata dal Ministero stesso”. Di Maio non aveva infatti precisato con quale ruolo l’attore e comico pugliese, 82 anni, farà parte della commissione, creando anche un certo fraintendimento. Il compito della Commissione è però chiaro: “Favorire la promozione, il collegamento, l’informazione, la consultazione e l’esecuzione dei programmi Unesco in Italia”.
Banfi sarà quindi, molto probabilmente, chiamato a partecipare alla messa in atto delle strategie generali elaborate dall’Assemblea, in stretto contatto con la Rappresentanza Diplomatica Permanente d’Italia presso l’Unesco; ed è praticamente certo il suo impiego come ‘testimonial’ dell’Italia e degli eventi culturali organizzati e patrocinati dall’Unesco.
Sarà perciò Alberto Bonisoli, ministro delle Cultura, l’esponente del governo con cui sarà chiamato a interfacciarsi, soprattutto per quanto concerne le future candidature alla lista del patrimonio mondiale. La Commissione nazionale italiana per l’Unesco (CNIU) trasmette, infatti, le candidature approvate al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per chiedere le valutazioni di merito e per perfezionare il dossier della candidatura.
E’ stato invece confermato, come membro del Consiglio direttivo e membro dell’Assemblea, il professor Francesco Buranelli.
E.R.
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