Dopo il commissariamento ‘di fatto’ della Capitale, deciso giovedì 27 agosto dal Consiglio dei ministri straordinario, ecco che finalmente il sindaco di Roma dal suo luogo di vacanza, negli Usa, si fa vivo. A caldo, Ignazio Marino aveva dichiarato la sua soddisfazione per poter proseguire il “piano di risanamento” avviato, “in stretta collaborazione col prefetto Franco Gabrielli, una collaborazione seria e leale, già in atto da mesi e allacciata fin dall’inizio del suo mandato”.
Oggi, invece, con il giornalista de La Stampa Fabio Martini, Marino si sfoga tirando fuori due argomenti che rimastica ma che non riesce a mandare giù. Il primo da mesi: il governo, al contrario di quanto ha fatto per l’Expo di Milano, al quale ha destinato 1,5 miliardi di euro, per il Giubileo straordinario non mette un centesimo. L’altro, di qualche giorno fa appunto, la decisione di istituire il tandem prefetto-sindaco, Gabrielli-Marino: “Ma quale tandem – sbotta il chirurgo dem – Non ci sarà nessuna diarchia, il prefetto non ha poteri nuovi o diversi”. Il primo cittadino spera invece che Gabrielli lo aiuti a “superare le lentezze che finora hanno connotato l’avvicinamento al Giubileo”. Poi, però, mette le mani avanti: “In un incontro che si è svolto in Vaticano ad aprile, alla presenza di tutti gli enti interessati, ho presentato il dettagliatissimo piano del Comune sulle opere di nostra competenza, dopodiché il governo ha deciso il via libera nel Cdm del 27 agosto, col risultato che noi potremo fare le gare a settembre. Sia chiaro: il governo ha ritenuto di dover aspettare la relazione di Alfano sull’inquinamento mafioso, io rispetto questa attesa, la capisco. Ma questi sono i fatti”. Avvertimento per governo, cittadini e Vaticano: “Non lamentatevi quando constaterete l’impossibilità di vedere realizzate le opere necessarie per rendere fruibile la città ai milioni di pellegrini che la raggiungeranno per l’evento straordinario”. Marino non lo dirà in pubblico, per non riaprire la polemica col governo, ma l’attesa del governo costringerà i cantieri a lavorare 24 ore su 24, con costi superiori cui romani potrebbero trovarsi a far fronte con aggravio fiscale. Senza contare i disagi in termini di viabilità che andranno a sommarsi a quelli già presenti in molti quartieri della Capitale.
Il sindaco chirurgo e trapiantologo stia comunque attento, il governo (forse) non scherza più: il ministro dell’Interno Angelino Alfano già da ieri ha avvertito: “Roma va risanata, Marino collabori con il Prefetto. Non ha interesse a contrapporsi, anzi glielo sconsiglio”. In settimana è previsto un primo vertice prefetto-sindaco e l’avvio del tavolo interistituzionale.
Ai romani, dunque, non resta che incrociare le dita.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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