Mentre Piazza Affari recupera il 3,4 % aumentano gli stop agli acquisti dei titoli bancari trainati dal Fondo Atlante, il fondo privato di circa 3 miliardi di euro che dovrebbe servire in futuro come paracadute delle banche ‘in sofferenza’. In testa, Mps (Monte Paschi di Siena) che sale a +6,7% e Bper (Banca Popolare dell’Emilia Romagna) che arriva a un + 5,5 %.
L’Operazione è studiata di concerto con il Governo e la Banca d’Italia per ovviare agli aumenti di capitale richiesti dalla Bce (Banca centrale europea). “In Italia – ha affermato il premier Matteo Renzi – esiste un mercato attivo e responsabile che sta affrontando i problemi con risorse proprie, senza chiedere soldi pubblici”. Renzi ha dichiarato inoltre di apprezzare “che operatori privati si siano fatti promotori di un’operazione di sistema”.
Il Fondo Atlante che, non a caso, ha il nome del Titano che nella mitologia greca portava il peso del mondo sulle spalle, conta di raccogliere le adesioni dei principali istituti di credito sotto forma di investimenti: un miliardo a testa per Intesa San Paolo e Unicredit, 250 milioni per Ubi (Unione banche italiane), 200 milioni per Bpm-Banco (Banco Popolare di Milano) appena 150 per Bper. Andranno ad incrementare il capitale del fondo anche una serie di banche relativamente più piccole, che contribuiranno con circa 75 milioni ciascuna.
Lanciato dalla Sgr Quaestio di Alessandro Penati e Cariplo, società con a capo la Quaestio Holding Spa di Lussemburgo, il fondo nasce con l’obiettivo di coinvolgere istituti bancari ma anche fondazioni (per 500 milioni di euro), assicurazioni ed investitori nella realizzazione di una rete di sicurezza per le banche attraverso il raggiungimento di un rendimento del 6%. La prima operazione di Atlante coinvolgerà, secondo alcune fonti, la Banca Popolare di Vicenza
Il “governo è intervenuto per rimuovere gli ostacoli a un buon funzionamento del settore bancario che sono andati accumulandosi negli anni – ha ricordato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan – A cominciare dagli interventi che promuovono il consolidamento del settore e una più moderna governance (riforma delle banche popolari, protocollo d’intesa con le fondazioni di origine bancaria, riforma delle banche di credito cooperativo), poi con interventi sulle procedure giudiziarie e recentemente introducendo una garanzia per la cartolarizzazione di crediti in sofferenza”. Ad oggi le sofferenze, cioè quando la Banca procede legalmente contro il debitore al fine di richiedere la restituzione del prestito, hanno raggiunto in Italia la quota di 88 miliardi di euro.
Intanto lo Spread Btp, ovvero la differenza di rendimento tra i Buoni del Tesoro immessi dallo Stato Italiano, al momento all’1,37% e il Bund tedesco, apre stabile a 121,3 punti sui livelli della chiusura di ieri.
Tra le finalità del Fondo Atlante c’è quella di eliminare, come si legge nel comunicato diffuso da Quaestio sgr, “l’elevato sconto al quale il mercato valuta le istituzioni finanziarie italiane per via dello stock di sofferenze quadruplicato dal 2007 a causa della severità della recessione; dei tempi lunghi di recupero dei crediti, molto al di sopra della media europea; dell’incertezza circa la capacità di alcuni istituti di completare con successo gli aumenti richiesti dall’Autorità di Vigilanza”.
Laurea magistrale in Storia contemporanea presso L'Università degli studi Roma tre. Master di primo livello I mestieri dell’Editoria, istituito da “Laboratorio Gutenberg” di Roma con il patrocinio del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale presso “Università Sapienza di Roma”. Dopo la laurea ho svolto uno stage presso Radio Vaticana, dove ho potuto sperimentare gli infiniti linguaggi della comunicazione.
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