Scoperto dai carabinieri di Napoli un giro di scommesse e partite truccate in serie B organizzato dalla camorra. Scattati 10 ordini di custodia cautelare (7 in carcere e 3 ai domiciliari) per frode sportiva affiliati al clan dei “Vanella Grassi di Secondigliano. L’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia riguarda in particolare due partite giocate in Campania nel 2014.
“Dobbiamo mangiare tre polpette, abbiamo la pancia piena”. Questa una delle frasi in codice registrata dalle intercettazioni compiute dai carabinieri. Secondo gli inquirenti, Antonio e Umberto Accurso, entrambi appartenti al clan camorristico, avrebbero usato un contatto con un calciatore che attualmente gioca in serie A all’oggi solo indagato, per spingere altri giocatori ad entrare nel giro di truffa e scommesse.
Le due partite finite sotto accusa sono Modena-Avellina del 17 marzo 2014 e Avellino-Reggina del 25 maggio. Nel primo match i due Accurso avrebbero promesso 200mila euro e l’ex giocatore di serie D Luca Pini ne avrebbe consegnato 30mila al calciatore dell’Acireale ed ex Catania, Francesco Millesi, usati per corrompere membri della squadra, in particolare Maurizio Peccarisi, giocatore attualmente svincolato e favorire il Modena. Per un somma scommessa di 400mila euro il clan ne avrebbe guadagnati 60mila.
Per quanto riguarda la seconda partita, Avellino-Reggina, seguendo sempre lo stesso iter tra Millesi e Pini, questa volta a favore dell’Avellino su cui gli Accurso avevano puntato, guadagnando 110mila euro.
P.M.
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