Il giorno dopo, 12 ore dopo la chiusura del voto, i primi bilanci: vince il sì al referendum per l’autonomia di Veneto e Lombardia. Questa mattina non si conoscevano ancora i dati ufficiali della Lombardia, a causa della lentezza nelle operazioni di scrutinio, dovute alla sperimentazione del voto elettronico. L’affluenza in Lombardia è stata del 38,25%, in Veneto del 57,2%. Perfino l’affluenza è da considerarsi un successo. Con un dato definitivo riguardo alla voglia di sganciarsi dal sistema centrale che in Veneto ha sfiorato il 99% (98,1%), ovvero dei 2.328.949 di votanti (pari al 57,2%), i no sono stati l’1,9%, ovvero 43.938.
In Lombardia il voto elettronico, sperimentato per la prima volta in Italia, non ha dato gli esiti sperati e ritardi sono stati causati proprio dalle chiavette usb che contenevano i dati di voto dei singoli tablet. Motivo per cui gli scrutatori impegnati nei seggi hanno fatto l’alba. Il risultato ufficiale parla, comunque, di oltre 3 milioni di lombardi che hanno votato: 3.022.017 per l’esattezza, con un’affluenza del 38,25%.
In ogni caso per Roberto Maroni il voto elettronico ha funzionato, alla faccia del Pd che “sperava in un flop del referendum” . Pur ammettendo che in Veneto “il senso di appartenenza è indubbiamente più forte”, il governatore della Regione Lombardia si è detto “soddisfatto”, perché ora può partire la fase negoziale col Governo. E con la regione confinante, il Veneto, ora si può pensare di “unire le forze per la battaglia del secolo”.
Cerca di smorzare i toni entusiastici il ministro dell’Agricoltura Martina e vicesegretario Pd: “Zaia e Maroni potranno avviare lo stesso percorso di confronto aperto dal presidente emiliano Bonaccini ma le materie fiscali – e anche altre, come la sicurezza – non sono e non possono essere materia di trattativa né con il Veneto, né con la Lombardia e neanche con l’Emilia Romagna. Non lo dico io: lo dice la Costituzione, con gli articoli 116 e 117 che indicano chiaramente gli ambiti su cui ci può essere una diversa distribuzione delle competenze”. Zaia al contrattacco dichiara invece che “il referendum che non serviva a nulla ed era inutile, già fa fare delle belle dichiarazioni al governo”. Il presidente del Veneto ha anche spiegato in conferenza stampa ha detto che “con questo voto prendono corpo i dettami dei padri costituenti che si immaginavano un’Italia del tutto federalista”.
Le 23 materie su cui è possibile trasferire l’autonomia. Venti materie a cui il governatore Zaia fa riferimento sono indicate dall’articolo 117 della Costituzione, e sono quella di “legislazione concorrente”: rapporti internazionali e con l’Unione europea delle Regioni; commercio con l’estero; tutela e sicurezza del lavoro; istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale; professioni; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi; tutela della salute; alimentazione; ordinamento sportivo; protezione civile; governo del territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia; previdenza complementare e integrativa; coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali; casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale; enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale.
Altre tre materie, organizzazione della giustizia di pace, norme generali sull’istruzione e tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali, sono di competenza dello Stato, ma possono essere cedute alle regioni in base all’articolo 116 della Costituzione. Le materie fiscali sono invece di competenza esclusiva dello Stato.
Per richiedere maggiore autonomia regionale è indispensabile una legge dello Stato, su iniziativa della Regione interessata. La legge deve essere poi approvata dalle Camere a maggioranza assoluta dei componenti, sulla base di un’intesa fra lo Stato e la Regione interessata.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy