Governo, nuovo stop? No, passi avanti assicura Pd

Il premier Conte, incaricato di formare il nuovo esecutivo, sarebbe a un passo dal ‘mollare’.

A chi lo ha incontrato, il presidente del Consiglio è apparso stanco. Questa mattina ha avuto un incontro con il Capo dello Stato non in programma. Come del resto un fuori programma è stato ieri l’irrigidimento di Luigi Di Maio (“si è comportato da vero leader”, ha commentato in proposito Alessandro Di Battista, ndr) nei confronti dei possibili nuovi alleati. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il prof. Giuseppe Conte hanno un canale di comunicazione aperto: si vedono e parlano spesso, e incontri e colloqui fanno parte del normale lavoro di approfondimento che si porta avanti in questi casi. Se ci fosse una rinuncia all’incarico, questa dovrebbe comunque passare da un atto formale, per cui Conte dovrebbe salire al Colle ufficialmente e non per una chiacchierata informale come quella di questo sabato mattina.

Il colloquio tra i due Presidenti è  durato meno du due ore. Poi Conte è tornato alla ‘base’ dove ad attenderlo c’erano i capigruppo di Pd e M5s: Andrea Marcucci e Graziano Delrio a un capo del tavolo, Stefano Patuanelli e Francesco D’Uva dall’altro.

E’ un sabato molto caldo l’ultimo giorno del mese che ha registrato la crisi politica più strana da che è consentito il voto per eleggere la maggioranza in grado di governare il Paese. Non sono le temperature a preoccupare ma i toni che Pd e M5S tengono ancora elevati. Anche se Giuseppe Conte assicura che “Andiamo avanti, teniamoci aggiornati”, dopo che ha  fatto il punto con le delegazioni Pd-M5S a palazzo Chigi sul programma, ‘accostando’ i due documenti con cui i capigruppo dell’uno e dell’altro partito si erano presentati alle consultazioni con lo stesso presidente incaricato. Un incontro, rivelano fonti parlamentari, tenuto in un clima “positivo”.

Conte avrebbe lasciato trapelare un certo ottimismo sulla possibilità di intervenire positivamente sulle questioni nate dopo la dura presa di posizione di Luigi Di Maio.

Il premier si sarebbe preso una giornata (domenica) per continuare il lavoro di elaborazione in modo da arrivare al più presto, forse già lunedì, ad un nuovo confronto con i capigruppo che potrebbe anche essere risolutivo. A questo proposito, fonti parlamentari Pd e M5S non escludono un incontro tra Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio.

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