Rigettata la richiesta della difesa dell’ex terrorista dei Pac Cesare Battisti: per lui è stata confermata la condanna all’ergastolo.
La corte d’assise d’appello di Milano ha rigettato la richiesta presentata dalla difesa di Cesare Battisti di acconsentire all’istanza di commutazione della pena dall’ergastolo a 30 anni, sulla base dell’accordo di estradizione raggiunto faticosamente tra Italia e Brasile, dove non è previsto il carcere a vita. Per l’ex terrorista, rinchiuso nel carcere di Oristano, resta dunque confermato l’ergastolo.
Al centro del contendere la procedura che ha permesso di riportare in Italia Battisti, fermato domenica 12 gennaio 2019 in Bolivia e sottoposto il giorno successivo a una procedura di espulsione che, come scritto nell’atto consegnato all’ex terrorista, gli avrebbe concesso tre giorni per presentare un ricorso. Invece il 13 gennaio viene consegnato alla polizia italiana e messo su un volo di Stato che lo porterà dritto a Ciampino. Il difensore non contesta l’estradizione, ma la presa in consegna, “legittimata da un’espulsione illegittima”, a suo dire.
I giudici hanno invece accolto la tesi del pg Antonio Lamanna, quindi hanno considerato legittima l’estradizione, dichiarando “infondata” la richiesta del difensore Davide Steccanella.
Le autorità boliviane “erano libere di espellere lo straniero illegalmente entrato nel loro territorio e di consegnarli alle autorità del paese di origine”, ossia l’Italia “essendo tuttora italiana la cittadinanza dellinteressato”. E’ quanto si legge nel provvedimento con cui i giudici della corte d’assise d’appello di Milano hanno rigettato la richiesta della difesa di Battisti di acconsentire all’istanza di commutazione della pena dall’ergastolo a 30 anni, sulla base dell’accordo di estradizione raggiunto faticosamente tra Italia e Brasile, dove non è previsto il carcere a vita.
“Se Battisti avesse voluto far valere tali accordi estradizionali italo brasiliani, non avrebbe dovuto allontanarsi volontariamente dal Brasile e non avrebbe dovuto opporsi alla conclusione della procedura estradizionale con la sua consegna all’Italia dal Brasile”, spiegano i giudici che evidenziano come non c’era nessun accordo tra Italia e Bolivia rispetto alle sorti dell’ex terrorista.
Cesare Battisti è stato arrestato in Bolivia nel gennaio scorso, dopo quasi 40 anni di latitanza. Estradato in Italia ha finalmente ammesso i quattro delitti per i quali è stato condannato all’ergastolo.
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