Per i pm “il fatto non sussiste”. La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione del procedimento a carico del regista Fausto Brizzi indagato per violenza sessuale a seguito di denunce presentate da tre donne. Per i pm “il fatto non sussiste”. Brizzi era stato iscritto nel registro degli indagati nello scorso mese di aprile.
Le denunce riguardavano tre presunti episodi avvenuti nel 2014, 2015 e 2017. Gli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Maria Monteleone, hanno svolto accertamenti anche per i due casi, quelli risalenti ad alcuni anni fa, le cui denunce erano arrivate oltre i termini di legge. Secondo le tre giovani, Brizzi le avrebbe invitate nel suo loft per un provino e le avrebbe poi obbligate a subire atti sessuali. In base a quanto accertato dai magistrati nella vicenda non sono stati riscontrati profili di natura penale. Nello scorso mese di aprile lo stesso Brizzi è stato ascoltato dai pm fornendo una serie di chiarimenti.
Il regista di cinepanettoni e commedie all’italiana era stata sottoposto a indagine per tre episodi di presunta violenza sessuale. In due casi le denunce si sono rivelate tardive, fuori dai termini entro i quali la legge prevede la presentazione dell’esposto. Mentre nel terzo caso i fatti si sono rivelati infondati. Il suo nome era circolato sui social network poche ore dopo la denuncia pubblica di alcune attrici italiane durante la puntata delle Iene del 22 ottobre 2017. E poi le voci sono montate fino a travolgerlo. Le verifiche sono state fatte dai magistrati Francesca Passaniti e Pantaleo Polifemo.
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