Beppe Grillo
“Siamo di fronte ad una grande abbuffata…Renzi dice di metterci la faccia, ma gli Italiani, sull’Expo 2015, ci mettono il culo“. Con il linguaggio misurato di sempre il leader del M5S, Beppe Grillo, attacca tutto e tutti. Senza remore. E, soprattutto, senza sconti per nessuno. L’occasione ghiottissima di sparare a zero offerta dalle indagini e dagli arresti della “cupola” di personaggi politici e vecchi e nuovi legati ai partiti di ieri e di oggi Grillo non se l’è lasciata sfuggire. E dopo aver minacciato un’incursione alla conferenza stampa del premier Renzi, anche lui a Milano per vedere e capire portata e conseguenze, soprattutto elettorali ,del ciclone tangenti, Grillo si è messo al centro del ring per denunciare “la nuova Tangentopoli” che ha colpito Milano e l’Italia.
L’ex comico estende i suoi strali anche nei confronti del presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz: «Che deve ringraziare Stalin che ha abbattuto il nazismo e non si può permettere di fare campagna elettorale coi nostri soldi. Che si ancori alla Merkel che è più pesante di lui».
E, ovviamente, non potevano mancare le consuete invettive nei confronti della stampa: «La violenza la fate voi coi vostri titoli, se qui non c’è il fascismo lo dovete al Movimento».
Non da meno altri esponenti del M5S come Silvana Carcano che punta l’indice contro il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, al quale «Abbiamo chiesto le dimissioni perché era impossibile non sapere».
I pentastellati non risparmiano neppure il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia:«Expo poteva essere fermata nel 2011 noi votammo contro la delibera, ma Pisapia con un dietrofront disse che non potevano scegliere un altro progetto come invece aveva promesso in campagna elettorale per le penali. Ma le penali erano di soli 3 miliardi», sottolinea il consigliere Mattia Calise. «Abbiamo anche fatto esposti alla procura», chiosa Silvana Carcano.
A margine Grillo ha voluto spiegare le ragioni che lo hanno indotto a presentarsi alla trasmissione di Bruno Vespa, “Porta a Porta”:«Ho deciso di parlare anche a un pubblico diverso che magari è spaventato da uno come me che urla».
Infine, il leader pentastellato ha ribadito quelle che saranno le prime mosse del M5S in caso di successo alle imminenti elezioni europee:«Se prendiamo più voti del Pd faccio una gita a Roma, chi vuole viene e chiedo a Napolitano di andare a Cesano Boscone. Poi alle elezioni con porcellum modificato dalla Corte Costituzionale. Vanno spazzati via come spazzatura. Renzi ha già perso. Se, invece, dovessimo perdere vorrà dire che andrò con la Zanicchi a Bruxelles».
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