A fare concorrenza alle banche stanno crescendo i protagonisti della grande distribuzione che, pur di tenersi stretti i clienti, stanno immettendo prodotti finanziari a prezzi bassi. Strategia di marketing aggressiva in un momento di crisi, ma anche spinta virtuosa all’abbandono del contante. L’Esselunga di Bernardo Caprotti, ad esempio, propone la sua Fidaty Plus (con partner Deutsche Bank, circuito Mastercard) a canone annuo zero, con una commissione per il prelievo di contante (tecnicamente, «anticipo») al 3% (senza una quota minima)., mentre le emittenti tradizionali di carte di credito hanno canoni che toccano i 40-50 euro (rispettivamente, Compass con Carta Vivaweb e il Santander con Carta Classic — addirittura 80 euro American Express) e trattengono fino al 4% (soglia minima 3 euro) dell’importo a chi commette l’errore di prelevare denaro con la carta di credito agli sportelli automatici (è come dire che, ogni 100 euro prelevati, con la carta di Esselunga si perdono in spese tre euro, con le altre fino a quattro euro).Conveniente anche la francese Carrefour con Cartapass Mc (sempre Mastercard): canone zero e commissione di anticipo contanti al 3%, senza un minimo. La carta di Auchan invece (partner Unicredit) è in linea con il mercato: 36 euro di canone, 4% per il prelievo di contante (soglia minima 2,5 euro). Un paradosso per il colosso dei discount. Prima regola, dunque: sottoscrivere pure le carte dei supermercati, che funzionano come altre e possono offrire sconti, ma usarle a saldo Cinque consigli infine per usare bene la tua carta di credito Primo La scelta della carta non deve basarsi solo sul canone annuo. Dovete delineare il più possibile come la utilizzate per capire quanto vi costerà effettivamente. È importante anche il circuito di accettazione che dev’essere il più diffuso possibile (da questo punto di vista, bene Visa e Mastercard). Secondo Utilizzate la carta il più possibile per pagare nei negozi. Peraltro oggi molte emittenti rimborsano al titolare, l’anno successivo, il canone annuo, se ha fatto spese con la carta, superiori a un certo ammontare. Terzo. Evitate invece il prelievo di contante agli sportelli automatici: l’operazione può costare il 4% (per 100 euro ritirati si può arrivare a pagare 4 euro). È da evitare anche la funzione revolving, il rimborso a rate (il tasso medio è del 16,9% e il tasso soglia oltra cui scatta l’usura è del 24,9%). Quarto. È vostro diritto usare la carta nei negozi che aderiscono a un circuito di pagamento il cui logo è riportato sulla vetrofania nel negozio. In caso di mancata accettazione potete segnalare il fatto al circuito. Il negoziante non può aumentare il prezzo perché pagate con carta di credito. Lo dice l’articolo 3 del decreto legislativo 11/2010, ribadito dal Codice del Consumo. Al limite vi può fare uno sconto se pagate in un certo modo. Quinto. In caso di furto o smarrimento della tessera chiamate subito il numero predisposto dall’emittente: bloccherete la carta e la vostra responsabilità in caso di utilizzi prima del blocco sarà limitata a massimo 150 euro.