Botta e risposta Roma-Bruxelles sul deficit dell’Italia. Il ministro Tria conferma l’apertura a rivedere il rapporto deficit , pil prevedendo una discesa graduale dal 2,4% dal 2020 e 2021. ‘Un buon segnale’, prende atto il commissario Moscovici, che tuttavia richiama l’Italia alle regole europee che, sottolinea, la commissione farà rispettare per evitare rischi sul deficit strutturale. In ogni caso, dice il commissario, ‘sarebbe assurda una crisi tra Roma e Bruxelles’. L’avvio del confronto, in ogni caso, rassicura i mercati: lo spread ripiega a 287 e Piazza Affari allunga il passo a +1,4%.
Attesa intanto per il nuovo vertice sul Def che slitta al pomeriggio. Salvini annuncia ‘entro oggi’ la chiusura della nota di aggiornamento del documento e afferma: ‘Nessuna marcia indietro sul 2019 con il pil che prevediamo oltre l’1,5%’. ‘Sono misure strutturali, i mercati capiranno’, dice il premier Conte.
“Questo governo si è impegnato in maniera credibile e nell’interesse del Paese a ridurre il debito attraverso misure strutturali per generare crescita”. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un’intervista a Famiglia Cristiana dove aggiunge: “Confido che quando i mercati conosceranno nei dettagli la nostra manovra lo spread sarà assolutamente coerente con i fondamentali della nostra economia”.
“La nostra è una manovra che guarda al ceto medio e al nostro tessuto produttivo. Puntiamo alla crescita, attraverso una manovra seria, responsabile e coraggiosa” afferma il premier che continua: “Negli ultimi anni abbiamo visto che i tentativi di ridurre il debito pubblico con l’austerity, tagliando le spese sociali e gli investimenti hanno sortito l’effetto contrario. Questo governo, invece, si è impegnato in maniera credibile e nell’interesse del Paese a ridurre il debito attraverso misure strutturali per generare crescita”. Nel dettaglio Conte precisa che il governo ha “predisposto non soltanto interventi che danno impulso ai consumi e che tagliano le tasse, ma anche il più ampio programma di investimenti della storia italiana. Abbiamo previsto poi un piano di riforme strutturali necessario per rimuovere gli ostacoli che impediscono alle imprese di investire: la deburocratizzazione e la digitalizzazione della pubblica amministrazione, la semplificazione del codice degli appalti, la riforma del Codice Civile e del Processo civile per diminuire i tempi della giustizia civile e molto altro. Confido – conclude – che quando i mercati conosceranno nei dettagli la nostra manovra lo spread sarà assolutamente coerente con i fondamentali della nostra economia”.
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