Quando si parla di mense, il più delle volte, si associano costi bassi abbinati a piatti poco elaborati. Ma quando si parla della mensa del Senato è tutt’altro discorso a quanto pare…
Da uno scontrino che porta la data del 19 ottobre emerge un “quadro alimentare” altro che poco elaborato, volete qualche esempio? Ad aprire lo stomaco ai nostri senatori ecco le trofie, pasta fresca è inutile sottolinearlo, con asparagi e speck (la tradizionale passata di pomodoro sarebbe troppo banale… evidentemente!) al costo di €0,87; si prosegue con la tagliata con rucola, grana e aceto balsamico (non aceto normale chiariamo!) al costo di €3,41 (noi comuni mortali potremmo sognarlo un piatto così ma soprattutto a questo prezzo così basso); insalata, spinaci e parmigiano, ananas e torta della nonna a una cifra di circa €2.80; una bevanda a €0,37. Totale? €7,50. Naturalmente lo scontrino incriminato ha suscitato l’ira, lo sgomento e lo sdegno da parte di tutti coloro che popolano i vari blog e social network. Altro che manifestazioni e sit in. E se con questa crisi andassimo tutti a mangiare al Senato?
G. Pastore