A pochi giorni dal referendum pre accordo siglato nei giorni scorsi tra Alitalia e sindacati che prevede un aumento di capitali di circa 2 miliardi, anche il Governo continua a fare la sua parte non solo per garantire la sopravvivenza ma anche la continuità del servizio.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, con un’ordinanza ha infatti differito gli scioperi proclamati per il 21 aprile in diversi comparti del trasporto aereo. Lo annuncia una nota del ministero, precisando che il provvedimento si è reso necessario ed urgente allo scopo di evitare un pregiudizio grave ed irreparabile al diritto di libera circolazione costituzionalmente garantito. Pertanto, nella giornata di venerdì 21 aprile saranno garantiti voli regolari.
Gli scioperi in programma erano almeno sette, compreso quello del personale in servizio presso l’Aeroporto di Roma Fiumicino e dipendente delle Società Aviation Services, Aviapartner Handling, WFS Ground Handling, Consulta, GH Aircraft Cleaning Services, LP Industrial, On Board Catering, AYS, Full Cleaning, AC95 SP di 8 ore dalle 10 alle 18 ed era stato proclamato dalle principali Organizzazioni Sindacali, come Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto Aereo.
Per quanto riguarda il futuro di Alitalia, da anni in difficoltà a cause di congiunture di mercato e una costante politica aziendale di riduzione degli investimenti e rotte, il presidente designato Luigi Gubitosi ne fa una questione di vita o di morte.
“Non sono ancora presidente.Dico però che se il referendum sul pre-accordo siglato tra azienda e sindacati nei giorni scorsi vedrà prevalere il sì, vi sarà un aumento di capitale di circa 2 miliardi, di cui oltre 900 di nuova finanza per far ripartire la compagnia e assumerò i pieni poteri”.
L’alternativa? “l’alternativa non c’è, non esiste. O meglio c’è: un accompagnamento verso la liquidazione dell’ azienda, il fallimento. Sarebbe la fine di una compagnia che il 5 maggio festeggerà i 70 anni di attività”.
Sul piano industriale, Gubitosi pensa che “bisogna accelerare con l’apertura di nuove rotte a lungo raggio e con l’arrivo di nuovi aerei per servirle”. “Posso dire – ha anticipato – che Alitalia tornerà alle Maldive, con un volo di linea tre volte a settimana. Ma rafforzeremo tutte le rotte internazionali che ci stanno dando soddisfazioni, in particolare nelle Americhe. E stiamo anche studiando l’Africa del Sud e l’Asia, l’India in particolare”.
P.M.
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