Diverse marche di spremute d’arancia e succhi di frutta venduti in Europa sembrano contenere elevata quantità di antimonio, un composto chimico ritenuto dannoso per la salute e potenzialmente cancerogeno. A lanciare l’allarme è stata una ricerca svedese pubblicata sulla rivista Journal of Environmental Monitoring. Dopo aver analizzato la composizione chimica di 42 tipi di succhi di frutta appartenenti a 16 diverse marche, un team di ricercatori dell’Università di Copenaghen ha riscontrato che una buona parte dei prodotti conteneva elevati livelli di antimonio, fino a 2,5 volte superiori ai limiti fissati dall’Unione Europea per le acqua minerali. Studi condotti in passato hanno associato la presenza di antimonio nei generi alimentari ad alcuni casi di cancro o a problemi cardiaci. Secondo i ricercatori svedesi, l’antimonio potrebbe essere rilasciato nel liquido delle bevande dalle confezioni di plastica utilizzate come contenitori. In particolar modo, questo fenomeno potrebbe essere accentuato nel caso di succhi di frutta più acidi (come quelli all’arancia o al ribes) contenuti in confezioni di Pet, ovvero la plastica comunemente utilizzata per le bottiglie d’acqua e le bibite. Un’ipotesi ancora tutta da dimostrare, sottolineano i ricercatori, mentre si attendono ulteriori evidenze scientifiche prima di trarre conclusioni definitive.
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