Approfittano del terremoto e scappano dal carcere calandosi giù con delle lenzuola. Un’altra fuga da fumetto nella capitale, questa volta aiutata dal terremoto che ieri sera ha nuovamente colpito l’Italia centrale. Tre uomini di nazionalità albanese sono evasi all’alba dalla prigione Rebibbia Nuovo complesso, dove erano stati trasferiti i 39 detenuti di Camerino, comune già fortemente compromesso dal sisma del 24 agosto e dopo il terremoto di ieri sera, danneggiato ulteriormente.
Se i tre prigionieri rinchiusi per “reati comuni” hanno approfittato del trasferimento a Rebibbia, è altrettanto vero che non è la prima volta che si verificano fughe rocambolesche nel carcere romano. L’ultima è stata a febbraio scorso, nella notte tra il 14 e il 15, quando due detenuti romeni erano scappati con le stesse modalità: calandosi giù dalla finestra con delle lenzuola arrotolate.
Questa volta gli evasi erano rinchiusi nel reparto G9 del carcere, i cosiddetti “precauzionali”, ossia soggetti accusati di violenze sessuali o ex appartenenti alle forze dell’ordine che vanno tenuti separati. I tre uomini sarebbero arrivati al muro di cinta del carcere e da lì si sarebbero calati giù. Al momento i detenuti sono ancora in fuga dalla polizia.
P.M.
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