C’era una volta l’impero Berlusconi, un reame che non conosceva confini: editoria, televisione, calcio, politica, assicurazioni. C’era, appunto. Ma ora rischia un drastico ridimensionamento.
Silvio Berlusconi e Rupert Murdoch
Della trattativa in atto per cedere progressivamente pacchetti sempre più consistenti di quote dell’AC Milan, si sapeva da mesi. Ora si è arrivati alla stretta finale con il face to face tra Silvio Berlusconi e Mr. Bee (ma la cordata cinese è sempre dietro l’angolo). Ma nelle ultime ore si è fatta sempre più prepotentemente spazio un’ulteriore ipotesi di trade: al centro dell’affare con il magnate australiano Rupert Murdoch, Mediaset Premium.
La conferma di quest’ultima clamorosa trattativa è arrivata da fonte che più qualificata non potrebbe essere: Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente di Mediaset. Il figlio dell’imprenditore milanese ha confermato l’incontro tra il padre e Murdoch, rimanendo però evasivo circa i contenuti: “Hanno toccato molti punti”, si è limitato a riferire alla stampa durante un’assemblea di azionisti. Facile, ad ogni modo, immaginare l’oggetto della conversazione: il passaggio a Sky della pay tv di Mediaset, dato anche il momento non certo florido che sta attraversando il mercato dei canali a pagamento. A corroborare quest’ipotesi ci sarebbe proprio la decisione di acquisire i diritti in esclusiva della Champions League per i prossimi tre anni da parte del Biscione. Un’operazione molto pubblicizzata nell’ultimo mese e, soprattutto, molto onerosa (si parla di un costo di circa 700 milioni di euro, ndr). Difficile pensare che un investimento di tale portata possa portare un ritorno altrettanto sostanzioso in tempi brevi. Più probabile che si sia trattato di un tentativo di rendere più appetibile un asset destinato alla dismissione per far cassa. “Il controllo non è comunque in discussione”, si è affrettato a precisare Pier Silvio Berlusconi. Lasciando intendere che la trattativa sarà limitata alla cessione di Premium. Nella sostanza, però, rimane che da un anno a questa parte la famiglia Berlusconi sta intraprendendo un percorso all’insegna della monetizzazione del proprio patrimonio. Prima la cessione di parte di Ei Tower, poi quella di Digital+ e alle porte ci sarebbe la necessità di dismettere il 20% di Mediolanum dopo la condanna di Silvio. Le attenzioni della famiglia Berlusconi potrebbero concentrarsi quasi esclusivamente sul ramo editoria.
Il broker tailandese Bee Taechaubol
In quest’ottica non può sorprendere la decisione di vendere anche il giocattolo forse più caro a Berlusconi: il suo amatissimo Milan. Proprio in questi minuti si sta svolgendo l’incontro con il broker tailandese Bee Taechaubol. La trattativa prevede una cessione progressiva delle quote del glorioso club meneghino. Stasera si conoscerà il colore della fumata. Di certo, al momento, c’è solo la ferma intenzione di cedere. Non altrettanto chiaro a chi. Rimane calda, infatti, la pista cinese che conduce alla cordata che fa capo al magnate asiatico Lee. Un acquirente che stuzzica non poco l’appetito dei Berlusconi, vista l’enorme attrattiva del mercato cinese, decisamente superiore a quella che garantirebbe la Tailandia.
Questione di poche ore e tutto sarà molto più chiaro.
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