Venti milioni di euro rubati e un altro colpo progettato ma, fortunatamente, sventato per tempo dalla Squadra Mobile di Torino che , in collaborazione con i colleghi di Milano, Napoli e Alessandria ha smantellato una intera banda dedita ai furti e alle rapine.
Sono 18 le misure restrittive eseguite nelle prime ore di questa mattina per associazione a delinquere. Tra i colpi contestati alla banda quello ad aprile da 20 milioni di euro al caveau della filiale di Intesa Sanpaolo di corso Peschiera, a Torino, e quello alla sede sala-conta/caveau istituto vigilanza ‘Btv Battistolli’ a Paderno Dugnano (Milano).
Nel corso della perquisizione, sono stati sequestrati 23 mila euro in contanti, parte del furto al caveau di Torino. Nell’occasione, si procedeva al sequestro di una pistola con la matricola abrasa, altre armi detenute legalmente ed una serie di oggetti tra i quali dieci maschere in lattice, indumenti idonei al travisamento (cappelli parrucche, guanti in lattice e indumenti vari), numerosi attrezzi atti allo scasso (punte speciali di trapano , mazzette cacciaviti e chiavi), sofisticati duplicati di telecomandi per cancelli di sicurezza, manufatti (duplicati) di chiavi di sicurezza, materiale elettronico (teaser, “jammer”, chiavette usb), numerosi telefoni cellulari con relative sim card utilizzate per creare una rete chiusa di utenti. Tra gli arrestati anche quattro guardie giurate che avrebbero ricoperto il ruolo di basisti.
Il colpo da 20 milioni di euro alla banca di corso Peschiera 151, a Torino, era stato scoperto il 26 aprile. Approfittando del ponte del 25 aprile, i malviventi avevano svuotato centinaia di cassette di sicurezza che contenevano gioielli di famiglia preziosissimi. Per mettere a segno il colpo, tra il 23 e il 26 aprile, erano passati dal retro della banca ed erano riusciti ad aprire la porta blindata del caveau senza far scattare gli allarmi della banca chiusa per il ponte del 25 aprile. La banda aveva la sua base logistica a Paullo, nel Milanese. Il blitz degli investigatori mentre stavano preparando un altro colpo clamoroso, al deposito di una società di vigilanza, responsabile del trasporto di ingenti quantità valori e denaro, per il quale sono accusati di tentata rapina aggravata.