Con la recita dell’Angelus il Papa si congeda dai suoi fedeli

L’ultimo ‘Angelus’ in piazza San Pietro ha visto papa Benedetto XVI molto emozionato che alle decine di migliaia di persone  che lo attendevano già da qualche ora ha confessato di abbandonare la Chiesa per “continuare a servirla con la stessa dedizione e lo stesso amore”. Ma “nel modo più adatto alla mia età”.

” In questo momento della mia vita il Signore mi chiama a salire sul monte”,  ha detto il Santo Padre dopo aver recitato per l’ultima volta la preghiera in ricordo del mistero dell’Incarnazione, davanti ai fedeli accorsi a piazza San Pietro per salutarlo.

Il Vangelo di oggi è quello della Trasfigurazione quando Gesù sale sul monte Tabor e il Papa dice di sentire questa Parola di Dio ” in modo particolare rivolta a me”.  Anche quando Pietro salì sullo stesso Monte, ricorda Ratzinger,  pregando fu ricondotto ” al cammino, all’ azione”.

La folla composta e gioiosa lo interrompe più volte per applaudirlo e acclamarlo. Il Papa, schivo come sempre ma commosso, dice solo ” grazie, grazie” ma prosegue nella sua catechesi sulla importanza, il ”primato”, come lui stesso dice, della preghiera. Alla quale il pontefice si dedicherà da venerdì a tempo pieno. Perché senza la preghiera – avverte – ”tutto l’ impegno dell’ apostolato e della carità si riduce ad attivismo”.

Chiusa alle spalle per l’ ultima volta la finestra dalla quale per 8 anni ha guidato ogni domenica l’ Angelus, ritirato il drappo con lo stemma dell’ orso di San Corbiniano, Benedetto XVI ha infine lanciato anche il suo ultimo tweet: “In questo momento particolare – ha scritto il Pontefice – vi chiedo pregare per me e per la Chiesa confidando come sempre nella Provvidenza di Dio”.

A.B.