“Ripercorrere, attraverso opere provenienti da storiche collezioni private, la complessa evoluzione artistica nazionale che dalla fine del XIX secolo, per la via del divisionismo, costeggia le avanguardie e la Grande Guerra, passando per l’avventura delle Secessioni Romane, il clima europeo di Ritorno all’ordine, le declinazioni della nuova classicità degli anni venti, fino ai primi segnali di reazione neoromantica”. E’ l’obiettivo della mostra dal titolo “Prima e dopo la Secessione Romana, Pittura in Italia 1900-1935”, allestita dal 20 luglio a Viareggio al Centro Matteucci per l’Arte Moderna, come spiega lo stesso ideatore Luciano Matteucci. Il percorso si articola in tre sezioni : “Sotto l’impulso del nuovo secolo”, “Il clima delle secessioni romane” e “Ritorno all’ordine. Novecento Italiano e oltre”. Ad aprirle il percorso è Pellizza da Volpedo con L’annegato del 1894, opera fondamentale di un percorso di ricerca tecnica come anche la scultura denominata Lo Scaccino, opera realizzata da MedardoRosso nel 1900 e che a sua volta ispirerà tante opere di Giacomo Balla. Di Balla è esposta la precoce Scena notturna, Parigi, del 1900, opera gemella di uella esposta al Museo del Novecento di Milano. Altri artisti considerati successivamente futuristi sono presenti in mostra: trattasi di Umberto Boccioni con il ritratto della madre intenta a cucire, 1907, Carlo Carrà con La strada di casa del 1900 e Gino Severini con il ritratto del pittore Uttler del 1910-1911. Di tema futurista, ma dai modi schiettamente divisionisti è il dipinto Macchina in corsa del 1911-1912 di Aroldo Bonzagni, che fu tra i primi firmatari dei manifesti pittorici futuristi del 1910 ma che subito si ritirò, pur continuando a dividere con i compagni d’avventura la passione per il dinamismo e la velocità. Lo slancio visionario accelerato dalla guerra conferma la comune tendenza a purificare e a ricostruire le forme, aprendo a una moderna stagione classica, i cui esiti sono percorsi in mostra per tappe essenziali con artisti come Filippo de Pisis, Ardengo Soffici, Giorgio De Chirico e Felice Casorati. La mostra rimane allestita sino al 3 novembre 2013 ed è aperta tutti i giorni, escluso il lunedì solo nel periodo compreso dal 16 settembre al 3 novembre.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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