Dopo il clamoroso caso degli hacker russi che avrebbero penetrato la rete di protezione dei dati relativi agli stati Uniti d’America durante la campagna elettorale tra Clinton e Trump, ora i dati del Rapporto Clusit, presentata al Security Summit di Verona, confermano che è in crescita esponenziale il numero di attacchi informatici in tutto il mondo: più 31% nei primi sei mesi dell’anno.
L’anno in corso si appresta a battere il triste primato del 2017 definito dagli esperti l’anno del salto quantico della cyber-insicurezza. Il primo semestre è stato il peggiore di sempre”, aggiungono i tecnici. Il picco maggiore a febbraio, con 139 attacchi: è il valore mensile in assoluto più alto negli ultimi 4 anni e mezzo.
Nei primi sei mesi del 2018 il cybercrime è stato la causa dell’80% degli attacchi informatici a livello globale, risultando in crescita del 35% rispetto all’ultimo semestre 2017. Rispetto ai sei mesi precedenti considerati dal Rapporto ad aumentare del 69% le attività riferibili al cyber spionaggio.
E c’è una crescita a tre cifre nel settore Automotive (+200%); in ambito Research-Education (+128%); segue il settore Hospitability: hotel, ristoranti, residence hanno subito da gennaio a giugno 2018 il 69% di attacchi in più rispetto agli ultimi sei mesi dello scorso anno. In decisa crescita anche i crimini nei settori Sanità (+62%), Istituzioni (+52%), nei servizi Cloud (+52%) e nel settore della consulenza (+50%).
G.C.
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