Il mondo dello spettacolo ha sempre avuto un fascino particolare, patinato, con un forte richiamo. Soprattutto per i giovani di belle sembianze e belle speranze. Con una grande voglia di diventare ‘qualcuno’, anche se questo presuppone il ‘pedaggio’ di tanti sacrifici pur di poter partecipare ad una delle edizioni dei numerosi talent-show oggi sulla piazza. In questo quadro, assume particolare rilevanza anche il riferimento alla solidarietà.
Per questo, in occasione delle seconda edizione del festival “La Rotta del Talento”, organizzato dall’Associazione Vita Volontari per Vocazione, abbiamo incontrato i due presidenti di giuria di canto e ballo: Gianni Errera, produttore discografico, musicista, compositore, arrangiatore e organizzatore del Festival di Castrocaro e Cesar Josè Piombo, insegnante di videodance, che ha fatto parte del corpo di ballo del Chiambretti Night e di Luci della ribalta prodotta dalla Kledi Academy. Gli abbiamo rivolto qualche domanda sulla loro carriera e i giovani.
– Da quanto tempo fa questo mestiere? E che qualità bisogna avere per intraprendere la carriera di produttore discografico/ballerino professionista?
Errera: Sono nato con la musica, perché sul palco sono salito già a quattro anni e in adolescenza ho inciso sedici dischi per lo zecchino d’oro. Ho fatto l’attore, il cantante ed ho suonato in un gruppo. E’indispensabile per poter insegnare essere stato un musicista o cantante, conoscere le qualità di ogni strumento e saperne suonare almeno uno.
Piombo: Ballavo fin da piccolo e già a 12-13 anni ho iniziato a studiare nel Centro Studi Musical di Franco Miseria. Oltre al talento ci vuole tanta voglia di fare.
– Come si definisce professionalmente?
Errera: Data l’esperienza posso abbracciare più stili e conosco il modo di amalgamarli così come un cuoco sa esaltare le qualità di ciascun cibo. Importante è anche il buon gusto che non tutti hanno. Non sono un maestro ma un artigiano che tenta di tramandare il suo lavoro.
Piombo: Una persona che ha voglia di scoprire e farsi scoprire.
– Cosa pensa di Vita Volontari per Vocazione e de “La Rotta del Talento”?
Errera: Sono contento dell’Associazione e di questo progetto che ho abbracciato due anni fa. Castrocaro è orientato sul contest formativo e vuole riportare la musica nella consapevolezza dell’arte e non del consumer. La “Rotta del Talento”, vera e propria missione, si avvicina a questi obiettivi.
Piombo: E’stata un’esperienza stupenda e organizzata con cura. I ragazzi che hanno partecipato sono tutti bravi e si ha voglia di ri-ascoltarli.
– Perchè è così difficile emergere in Italia? Cosa si può fare per i giovani?
Errera: I giovani sono abbagliati dall’apparire in tv che sembra ormai l’unico valore rimasto. Andrea Tortolano, vincitore di questa edizione, mi è piaciuto tantissimo e si è distinto tra gli altri, comunque di alto livello, perché ha una fortissima interpretazione ed una voce particolare. Ovviamente professionalmente va curato, guidato e fatto crescere come tutti i talenti. Andrebbero valorizzati attraverso una sorta di “vivai” musicali per usare una parola legata al calcio.
Piombo: Da una parte c’è il falso messaggio che non serve studiare, basta apparire. Dall’altra vige la legge che tutto è mio e niente è di nessuno. I finanziamenti stanziati per i giovani vengono invece intascati per fini personali a scopo di lucro.
-Come è stato lavorare con Vita Livia Bradascio (Presidente dell’Associazione)? Cosa pensa di aver imparato da lei? Cosa invece le hai trasmesso dal punto di vista lavorativo?
Errera: A certi livelli è un continuo dare-avere per l’obiettivo comune, un interscambio totale.
Piombo: Non so cosa le ho dato ma lei mi ha trasmesso una grande forza di volontà. Livia è una persona stupenda, sempre solare e disponibile, dal buon cuore e ottimo cervello.
– Come sarà il corso di maggio sulla canzone/il corso di giugno sulla danzaterapia? Cosa insegnerà?
Errera: Lo stage “Le note che non conosci” che si svolgerà in tre giorni dall’ 8 al 10 maggio 2015, cerca di spiegare l’origine della canzone, un’opera d’arte che rispecchia i tempi in cui viviamo. Il cantante è come il pittore che si riconosce non solo dallo stile ma anche dalla conoscenza della tecnica.
Piombo: Il corso del 6-7 giugno di danzaterapia darà la possibilità di lasciarsi andare e staccare la spina. Il ballo in fondo è il filo di comunicazione universale perché può unire tutti i paesi ed è un modo unico per conoscersi veramente.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy