Salta il direttore generale della comunicazione istituzionale del Ministero della Salute, Daniela Rodrigo che però interpellata dal Fatto Quoditiano afferma: “Ho saputo della revoca da una nota del ministero. Non ho ricevuto nessuna comunicazione ufficiale”.
L’antefatto. La disastrosa campagna sulla fertilità pubblicizzata alcune settimane fa era stata ritirata dal Ministero per il forte carattere sessista che traspariva dai suoi “sfortunati” slogan in abbinamento ad altrettante raccapriccianti foto. Pare però che uno degli otto opuscoli preparati per la campagna sia sfuggito alla furia iconoclasta, quello sugli stili di vita.
L’opuscolo incriminato è diviso a metà: in alto vi sono le “buone abitudini” rappresentate da tante facce sorridenti degne del Mulino Bianco (belli, bianchi e pure biondi). In basso, i “cattivi compagni” sono di colore, fumano e portano capigliature rasta. Evidentemente l’immagine di una società alla deriva, secondo il Ministero della Salute.
Dopo le prime reazioni e il caos generato in rete, la Lorenzin cerca di difendersi appellandosi ad un qualche errore tecnico e di trasmissione: “perché l’immagine visionata e vidimata dal Gabinetto non corrisponde esattamente a quella apparsa sul sito”.
Ma il web non perdona. A suon di hashtag, commenti e prese in giro, si è tornato a parlare di “un nuovo imbarazzante capitolo” del Fertility day, commenta un utente.
“Qualcuno ha deciso di sabotare il ministero della salute – è il commento di Enrico Mentana su Facebook – La contrapposizione tra coppie da spot del dentifricio (a colori) e nero con drogate (virati seppia) per contrapporre gli stili di vita è da tribunale di Norimberga della pubblicità regresso”.
Non ci va più leggero nemmeno Roberto Saviano che aveva già ampiamente criticato la prima campagna sulla fertilità indetta dal Ministero.
Parliamo di stili di vita – commenta lo scrittore – Il Ministero della Salute invita a frequentare giovani ariani (ragazzi biondissimi, sullo sfondo l’azzurro del mare) e ad abbandonare le cattive compagnie (ragazzi neri, capelli afro che fumano da bong). Ma chi sono i consulenti della comunicazione della ministra Lorenzin? I creativi che immaginano di poter proporre simili campagne? Dopo la débâcle del Fertility Day, la ministra ci riprova con una comunicazione razzista (e non più sessista): nero uguale cattivo e biondo uguale buono. Siamo ancora a questo?”
Mentre si cerca un capro espiatorio, trovato, sembra, nel direttore generale Daniela Rodrigo, la Sinistra Italiana ha presentato una mozione di censura sul Fertility Day per domani, mentre nella giornata di oggi si svolgerà per le strade della Capitale la manifestazione “Fertility Fake”, in chiara protesta contro la campagna e per chiedere le dimissioni della Lorenzin.
“Perchè fosse diversa non lo so e i responsabili se ne devono assumere la responsabilità, ma al di là di questo – ha affermato il ministro della Salute- è importante parlare del problema di salute legato all’infertilità, ed è importante rilanciare l’attenzione sulle malattie sessualmente trasmesse, che sono in aumento”.
P.M.
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