Gualtieri “sindaco di tutti i romani”. Ma è proprio così?

“Ringrazio i cittadini romani, quelli che mi hanno votato, quelli che non mi hanno votato e quelli che non hanno votato. Sarò il sindaco delle romane, dei romani e di tutta la città”.

Sono le parole di Roberto Gualtieri, in persona, da lui pronunciate appena qualche giorno fa, non appena si è definita chiaramente la sua vittoria sul candidato del centrodestra Enrico Michetti.

Eppure, già in neo sindaco mostra qualche insofferenza e delle spiccate preferenze per i municipi che nei prossimi cinque anni saranno amministrati come il Campidoglio da rappresentanti del centrosinistra: 14 municipi su 15. Uno infatti, il VI, quello delle Torri, è stato assegnato al ballottaggio, col 61% delle preferenze, a Nicola Franco, Fratelli d’Italia e 28 anni da consigliere municipale, che con l’entusiasmo del neoeletto si è subito detto «certo che Gualtieri non farà pagare al territorio scelte diverse. Lavoreremo insieme per Roma».

Una pia illusione? E’ probabile. Perchè l’ex ministro del Mef del primo governo Conte ha già mostrato le sue intenzioni decidendo di incontrare sul problema rifiuti i presidenti dei 14 municipi amici, escludendo deliberatamente il ‘nemico’ col numero VI, l’unico municipio in tutta Italia ad essere di centrodestra.

«Grave da parte di Gualtieri, se confermato», ha commentato Nicola Franco. Anche perché il tema rifiuti se è sentito in tutta la città, ma lo è particolarmente sul territorio dell’esponente di Fratelli d’Italia. Rocca Cencia dice infatti ospita l’unico TBM Ama sopravvissuto su tutto il territorio della Capitale, e il 12 ottobre la Conferenza Servizi in Regione Lazio (ovvero PD e M5S) ha già confermato revamping e ampliamento di questo impianto per il trattamento meccanico-biologico per i rifiuti. Notizia che è stata data solo dopo il ballottaggio, prima non sarebbe stato conveniente considerate le proteste, gli esposti e le denunce dei cittadini di quel municipio.

Tirando le somme, se il buongiorno si vede dal mattino il neosindaco Roberto Gualtieri parte col piede sbagliato disattendendo quella promessa fatta di mettere tutto il suo “impegno per ricambiare la fiducia accordata” da tutti i romani. Anche dagli elettori del VI Municipio, popolato da oltre 250 mila abitanti, l’equivalente di città come Verona o Venezia.

Bah