La copertina del rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep) mostra la foto di un’ape da miele con un parassita, la varroa, un piccolo acaro rossastro chiaramente visibile sul suo torace. È un parassita che si nutre dei fluidi vitale dell’insetto, in tutte le sue fasi, e diffonde da arnia ad arnia pericolosi virus e batteri che se non individuati e curati possono portare alla morte di tutta la colonia, il più serio dei pericoli, secondo quanto affermato nel rapporto, per le api da miele nei paesi occidentali.
Dal 2006, quando gli allevatori statunitensi cominciarono a denunciare la sparizione delle loro api – un misterioso fenomeno che ha spazzato via più di un terzo delle colonie al suo culmine, nel 2007-2008 – in pochi prestavano attenzione a questo microscopico parassita della grandezza di una capocchia di spillo. La varroa era presente già da vent’anni negli Usa. Vennero identificati diversi ‘sospetti’, molti dei quali ancora tenuti sotto stretto controllo, come infestazioni virulente di origine fungina, anticrittogamici che interferivano con la memoria delle api, in uso nei campi o per contrastare i parassiti degli alveari, o ancora la dieta povera di proteine degli insetti dovuta all’estendersi delle monocolture. Una combinazione di alcuni o di tutti questi fattori – concludevano gli esperti – portava a una scarsa risposta immunitaria e quindi alla debolezza delle api. Cinque anni dopo che la moria delle api è stata sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo e che continua a essere un problema in varie regioni del pianeta, gli scienziati americani ed europei che hanno collaborato allo studio dell’Unep concordano che i virus e i batteri diffusi dalla varroa portano alla morte le api più deboli, ma i cambiamenti climatici e l’inquinamento dell’aria si sono uniti alla sempre crescente lista degli ‘assalitori’ delle api. Nel rapporto vengono additati come potenziali pericoli per le arnie anche i campi magnetici, come quelli legati alle linee ad alta tensione che farebbero cambiare comportamento alle api.
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