Dopo l’arresto di sette anarchici della ‘Fai/federazione anarchica informale’ gli esperti dell’antiterrorismo ritengono assai probabili nei prossimi giorni attacchi, sabotaggi e altre iniziative, all’estero, in segno di solidarietà. E’ quanto si è appreso a Torino, dove la procura sta coordinando l’inchiesta della Digos.
Sarebbero circa 50 le azioni terroristiche-eversive compiute dai sette arrestati nel corso degli anni. Due di essi si trovano già in carcere, Alfredo Cospito e Nicola Gai (condannati nel 2012 rispettavamente a 9 e 10 anni per aver gambizzato Roberto Adinolfi, ammistratore delegato dell’Ansaldo); Cospito insieme alla compagna Anna Beniamino sono ritenuti le “menti” dell’organizzazione. Insieme a loro, Danilo Cremonese e la compagna Valentina Speziale, di Pescara, Marco Bisesti, romano e Alessandro Mercogliano.
Alcuni degli attentati formamalmente attribuiti dagli inquirenti agli arrestati sono: l’attentato del 24 ottobre 2005 presso il Parco Ducale di Parma e poi rivendicato dalla compagine denominata “Cooperativa Artigiana Fuoco e Affini (occasionalmente spettacolare)/FAI”; l’attentato del 2 novembre 2005 effettuato mediante invio di un ordigno esplosivo/incendiario al Sindaco pro-tempore di Bologna, Sergio Cofferati, quello ad inizio luglio 2006, presso la sede torinese della ditta “Coema Edilità”, al Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino e al direttore del quotidiano Torino Cronaca, Giuseppe Fossat. Vi sono anche gli attentati del 24 maggio 2005 e del 2 giugno 2006. Il primo effettuato mediante invio di ordigni esplosivo/incendiari al Presidente dell’ente gestore del Centro di Permanenza Temporanea di Modena (Daniele Giovanardi), al Questore pro-tempore di Lecce (Giorgio Manari) ed al Comando della Polizia Municipale di Torino. Il secondo mediante due ordigni esplosivi ad alto potenziale dotati di sistemi di attivazione temporizzati posizionati nei pressi della Scuola Allievi Carabinieri di Fossano.
Tra quelli non attribuiti formalmente vi sono invece il pacco bomba recapitato a Romano Prodi nel 2003 e del plico esplosivo inviato al quotidiano La Stampa nel 2013 e l’attentato al tribunale di Civitavecchia a gennaio 2016.
Le indagini partirono nel 2007, anno in cui fecero esplodere delle bombe nel quartiere Crocetta di Torino. Gli attentatori che non fecero nessuna vittima, rivendicarono l’atto con nomi disney: Pluto, Pippo, Paperoga.
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